Da anni ormai i retailer sono soliti ribadire la necessità di “riportare il consumatore al centro”. Questo si riferisce al fatto che è necessario incontrare, tramite la formulazione di offerte mirate, le esigenze dei clienti. Più facile a dirsi che a farsi ma, in un mercato dove il 62% dei clienti è disposto a cambiare supermercato per offerte migliori (Retail Insider), è fondamentale per i retailer italiani rimanere competitivi. La fedeltà ai punti vendita, infatti, è sempre più rara: secondo una recente consumer survey realizzata dall’Ufficio Studi Coop in collaborazione con Nomisma, solo il 30% dei consumatori sceglie regolarmente lo stesso supermercato.
A ciò si aggiunge che la riduzione dei tempi di attesa alle casse pesa 69 su 100 nella scelta di un supermercato, insieme alla possibilità di trovare tutto ciò che serve in un unico store (fonte: Largo Consumo).
“Formulare un’esperienza di acquisto soddisfacente per un cliente si declina, per il retailer, nel garantire la presenza di prodotti tramite il giusto approvvigionamento, abbinato, alla necessità di intervenire contemporaneamente sulla gestione dei prezzi di vendita, sulla varietà assortimentale e sulla gestione del personale”, spiega Andrea Paparella, responsabile commerciale di Tuidi, azienda foodtech che offre soluzioni basate sul Machine Learning, che tramite la previsione della domanda, ottimizza l’approvvigionamento dei prodotti, la gestione dei prezzi, delle risorse umane e dell’assortimento nei punti vendita.
Ed è proprio per rispondere a queste esigenze che Tuidi ha lanciato tre nuove funzionalità di Delphi.
Grazie ai dati raccolti e analizzati, il software consente ai retailer di affrontare e risolvere in modo mirato questi problemi, ottimizzando vari aspetti della gestione quotidiana:
- Workforce Management, per prevedere i momenti di maggiore afflusso così da definire l’impiego degli addetti, assegnando automaticamente loro le attività da svolgere con aggiornamenti fino a quindici minuti, garantendo il corretto svolgimento delle operazioni su punto vendita e riducendo i costi dovuti all’esubero di personale fino al 10%
- Smart Pricing, per ottimizzare le strategie di prezzo sfruttando le oltre ventimila correlazioni nascoste tra prodotti, con l’obiettivo di recuperare margini fino al 15%
- Smart Category, per rendere l’assortimento più dinamico in base alla domanda prevista e poter aumentare, tramite una rotazione più frequente, le referenze fino al 25%
“Queste nuove funzionalità – prosegue Paparella – consentono ai retailer di rispondere in modo più agile e competitivo alle sfide del mercato, ottimizzando risorse e strategie per un’esperienza di acquisto sempre più soddisfacente per i consumatori”.