L’Italia è il terzo produttore di fiori e piante dell’Unione europea, dopo Paesi Bassi e Spagna. Il florovivaismo – che rappresenta il 5% della produzione agricola nazionale – è in buona salute e, secondo le prime stime del 2024, risulta in crescita sia nei volumi (+1%) che nel valore complessivo (+3,5%), raggiungendo lo scorso anno un valore di 3,25 miliardi di euro, con un incremento percentuale di 3,5 volte quello della UE-27.
In generale, secondo i dati dell’ultimo Censimento, diminuisce il numero delle aziende e cresce la loro superficie media, in linea con quanto sta accadendo in ambito agricolo. Anche quest’anno Confagricoltura, in occasione del My Plant&Garden, importante fiera di settore in corso a Milano, ribadisce il suo impegno a favore di un comparto che può raggiungere nuovi traguardi se sostenuto con interventi mirati volti all’eliminazione dei vincoli che oggi ne limitano l’espansione.
“Confagricoltura, attraverso un’interlocuzione costante, ha contribuito alla definizione della Legge Delega al Governo in materia di florovivaismo che stabilisce i criteri per tracciare un quadro normativo organico sui vari aspetti che caratterizzano la filiera, dalla coltivazione alla commercializzazione, passando per la costruzione di una cultura condivisa del verde. Il settore rappresenta un vanto italiano nel mondo e c’è margine per uno sviluppo ulteriore. È tempo di intervenire con misure concrete e incisive a sostegno delle imprese che necessitano di strumenti adeguati per restare competitive, potenziando produttività e sostenibilità”, ha dichiarato Luca De Michelis, presidente FNP Florovivaistica di Confagricoltura.
Oggi in Fiera, la Confederazione, insieme ad Assoverde (Associazione Italiana Costruttori del Verde) e Kèpos (l’Associazione creata da Assoverde e Confagricoltura per promuovere il comparto anche attraverso il “Libro Bianco del Verde”), ha organizzato un convegno sulle sfide del settore. In tale ambito, sono intervenuti anche Giacomo Brusa, vicepresidente Confagricoltura Lombardia, Massimo Mattavelli, presidente Florovivaisti Confagricoltura Lombardia e Marta Fiordalisi, Produzioni ortofrutticole e florovivaistiche di Confagricoltura. Dal confronto sono emerse le seguenti priorità:
- migliorare il “bonus verde”, innalzando l’importo massimo ammissibile e l’aliquota di compensazione e riducendo l’arco temporale del credito di imposta
- prevedere una linea di finanziamento a livello europeo per promuovere la cultura del verde nelle scuole
- rafforzare i controlli sulle merci in ingresso ed eliminare le barriere commerciali
- favorire gli investimenti nella ricerca, in particolare indirizzati allo sviluppo delle NGT – nuove tecniche genomiche – per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e le fitopatie
- promuovere investimenti per potenziare la rete idrica
Inoltre, Confagricoltura ha ribadito la necessità di tener conto al più presto del nuovo quadro normativo comunitario sugli imballaggi – Regolamento europeo sul tema (2025/40) noto come PPWR – che considera i vasi per fiori e piante come mezzi di produzione e non imballaggi.
Contestualmente, continuano le sinergie su diversi fronti. Si cita a questo proposito il Libro Bianco del Verde, un progetto promosso da Confagricoltura e Assoverde, ampliato con l’istituzione di Kèpos Aps, per richiamare l’attenzione delle istituzioni e della collettività sull’importanza del settore florovivaistico e sulla rilevanza del verde nel miglioramento della qualità della vita, del clima, della salute e del benessere psicofisico dell’individuo.