La Banca d’Italia ha sviluppato delle applicazioni tecnologiche basate sull’intelligenza artificiale per valutare i requisiti degli esponenti dei cda (fit and proper). Lo indica la vice direttrice generale di via Nazionale, Alessandra Perrazzelli, in un’intervista inserita nella ‘Newsletter della Vigilanza’ diffusa sul sito della Vigilanza Bce.
“Qui in Banca d’Italia, il nostro personale contribuisce ai progetti Ssm e siamo anche pronti a condividere i nostri strumenti di Suptech. Abbiamo messo in produzione diversi strumenti per aiutare i supervisori a svolgere i loro compiti. Ad esempio, abbiamo sviluppato uno strumento innovativo per la valutazione dei requisiti di professionalità e onorabilità dei membri del cda dei manager dell’azienda, che utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare i profili“. Perrazzelli, che è membro del Consiglio di Vigilanza della Bce, aggiunge che un altro strumento aiuta gli ispettori nelle ‘visite’ in banca “a scrivere rapporti coerenti”.