Ammontano a 26,3 miliardi di euro le somme confluite nelle casse dello Stato nel 2024 grazie all’attività di recupero dell’evasione fiscale svolta da Agenzia delle Entrate e Agenzia delle entrate-Riscossione: 1,6 miliardi in più rispetto al 2023 (+6,5%). È il risultato più alto di sempre. A questa cifra vanno aggiunti altri 7,1 miliardi di recuperi non erariali conseguiti da Agenzia delle entrate-Riscossione per conto di altri Enti. Complessivamente l’attività delle due Agenzie ha dunque consentito di riportare nelle casse dello Stato 33,4 miliardi di euro, due miliardi in più rispetto all’anno precedente.
Aumentano anche le somme versate spontaneamente dai cittadini: il gettito relativo ai principali tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate ha raggiunto i 587 miliardi di euro, in crescita di quarantatré miliardi rispetto al 2023 (+8%). Sono alcuni dei dati presentati dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, Vincenzo Carbone, durante la conferenza stampa di presentazione dei risultati raggiunti nel 2024. All’evento ha preso parte il vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo.
Il recupero dell’Agenzia delle Entrate
I 26,3 miliardi di recupero dell’evasione fiscale provengono principalmente (per l’87%) da attività ordinarie, che hanno consentito di incassare 22,8 miliardi di euro. Di questi, 12,6 miliardi sono stati versati dai contribuenti dopo aver ricevuto un atto dell’Agenzia delle Entrate; 5,7 miliardi a seguito di una cartella e quattro miliardi e mezzo sono frutto delle attività di promozione della compliance.
Gli incassi da misure straordinarie, sempre riferiti all’Agenzia delle Entrate (Rottamazione delle cartelle e pagamenti residui derivanti dalla definizione delle liti pendenti e dalla vecchia pace fiscale), ammontano a tre miliardi e mezzo, con una flessione di oltre il 30% rispetto al 2023
Il recupero dell’Agenzia delle entrate-Riscossione
Agenzia delle entrate-Riscossione ha complessivamente incassato 16 miliardi di euro (+8%), di cui 10,6 miliardi da attività ordinarie e 5,4 da misure straordinarie. Con riguardo agli enti affidatari, 8,9 miliardi sono stati riscossi per conto dell’Agenzia delle Entrate; 3,8 miliardi per l’Inps; un miliardo per i Comuni e i restanti per altri enti (Regioni, Casse di previdenza, Ministeri, Inail, ecc).
Rispetto invece alle fasce di debito, il 57% delle somme (oltre nove miliardi) sono state versate da contribuenti con debiti superiori a centomila euro
Dal contrasto alle frodi al sostegno agli investimenti
Risultati positivi anche dalle attività anti-frode svolte dal Fisco: attraverso analisi di rischio e controlli preventivi, lo scorso anno l’Agenzia delle Entrate ha assicurato minori spese a carico del bilancio dello Stato per 5,8 miliardi di euro tra crediti fittizi, indebite compensazioni e rimborsi Iva non spettanti. Inoltre, in attuazione delle norme introdotte per contrastare il fenomeno delle cosiddette partite Iva “apri e chiudi”, l’Agenzia ne ha cessate d’ufficio quasi seimila.
Al contempo, le Entrate hanno fornito assistenza e consulenza specializzata alle imprese: venticinque le risposte fornite nell’ambito dell’interpello nuovi investimenti, che si prevede porteranno circa 1.400 nuovi posti di lavoro. L’anno scorso, infine, il numero delle imprese che sono state ammesse al regime di cooperative compliance è cresciuto di circa il 30%. Attualmente sono centoquarantadue, con un imponibile complessivo “presidiato” dall’Agenzia che sfiora i quarantacinque miliardi di euro.
Rimborsi, assistenza e servizi ai cittadini
Volano i rimborsi fiscali: nel 2024 hanno toccato i 24,2 miliardi di euro, con un aumento di quasi due miliardi. Nel dettaglio, poco meno di ventuno miliardi sono andati al settore produttivo, mentre alle famiglie sono andati oltre tre miliardi. Quanto all’attività di assistenza, le due Agenzie hanno erogato in tutto venti milioni di servizi ai contribuenti, di cui 5,7 al telefono, 5,3 in ufficio e i restanti tramite gli altri canali (videochiamata, pec, altri servizi online).
Nel corso dell’anno, inoltre, si è consolidata l’offerta di informazioni fiscali: il canale WhatsApp istituzionale, che fornisce notizie e contenuti d’interesse 7 giorni su 7, con i suoi oltre 800mila iscritti è il più seguito della Pubblica amministrazione e tra i primi a livello nazionale.