L’Orologio dell’Apocalisse, noto anche come Doomsday Clock, è una metafora visiva utilizzata per mostrare quanto l’umanità sia vicina a una catastrofe globale che potrebbe segnare la fine della civiltà. L’obiettivo è quello di rendere più tangibile la pericolosità di certi eventi globali.
Creato nel 1947 dai membri del Bulletin of the Atomic Scientists (fondato da Albert Einstein nel 1945), ogni anno le sue lancette vengono fatte avanzare o ritardare, a seconda dei cambiamenti che si verificano in contesti come geopolitica, progressi tecnologici, minacce globali (come ad esempio i cambiamenti climatici o le armi nucleari). Più le lancette sono vicine a mezzanotte, più il mondo è percepito come vicino alla sua fine.
Oltre a essere una rappresentazione, l’Orologio dell’Apocalisse invita anche a riflettere sulle sfide globali e a fare scelte per ridurre i rischi.
Quest’anno le lancette sono state spostate in avanti da 90 a 89 secondi verso la mezzanotte, ora che simboleggia la catastrofe globale. Si tratta di una decisione presa poiché le tendenze che lo scorso anno avevano destato molte preoccupazioni non sono state risolte.
Nel 2024 i fisici hanno indicato tra i principali motivi di preoccupazione le guerre in Ucraina e a Gaza, il cambiamento climatico e la grande accelerazione delle tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale, come si legge sull’agenzia di stampa Ansa.