NATO ha scelto DualTech by Takeoff, l’Acceleratore gestito da Plug and Play a Torino, come alleato italiano di DIANA, il programma di accelerazione per il futuro delle tecnologie a duplice uso: così è nato nel 2024 DualTech by Takeoff, l’Accelerator Site selezionato come una delle sedi di accelerazione affiliate che collaborano con il Defence Innovation Accelerator della NATO e il cui obiettivo è connettere innovatori tecnologici per sviluppare soluzioni avanzate in grado di proteggere le trentadue Nazioni dell’Alleanza e oltre un miliardo di cittadini.
Gli innovatori sono stati selezionati tramite un processo competitivo da oltre 2600 candidature ricevute in risposta al bando DIANA’s Challenges, lanciato all’inizio del 2024. Le startup selezionate sviluppano soluzioni tecnologiche avanzate in settori quali l’energia e la potenza, il rilevamento e la sorveglianza, la condivisione sicura delle informazioni, la salute e le performance umane, nonché le infrastrutture critiche e la logistica.
Oggi DualTech by Takeoff annuncia le realtà protagoniste del secondo batch, con tecnologie specializzate in intelligenza artificiale, radar e droni, rilevamento di minacce esplosive, robotica per ambienti estremi e additive manufacturing: Con sede nel Regno Unito, Zelim ha sviluppato una soluzione innovativa basata su intelligenza artificiale per il rilevamento, il tracciamento e l’allerta in ambito marittimo. Questa tecnologia è progettata per individuare e monitorare oggetti, persone e target marittimi in acqua anche a distanze superiori ai cinquanta metri. Le sue applicazioni spaziano dai settori dell’energia offshore alle crociere fino alla protezione di infrastrutture critiche, garantendo maggiore sicurezza grazie al rilevamento in tempo reale di potenziali minacce e all’emissione tempestiva di allarmi; sempre nel Regno Unito, AI GPR ha progettato un sistema di radar a penetrazione del suolo montato su droni, con applicazioni sia in ambito militare che civile.
La sua tecnologia è in grado di rilevare oggetti sepolti, come ordigni e strutture archeologiche grazie a un sistema multimodale di sensori che includono radar, termocamera e videocamera Red Green Blue, un sistema fondamentale nella rappresentazione dei colori nel mondo digitale; dalla Croazia, InEMSens ha creato un meccanismo di sensori di interferenze elettromagnetiche potenziati dall’intelligenza artificiale che rileva e identifica minacce esplosive sepolte come mine terrestri, ordigni esplosivi improvvisati e ordigni inesplosi. La soluzione combina la tradizionale tecnologia di induzione elettromagnetica con algoritmi di intelligenza artificiale per migliorare il rifiuto del rumore di fondo e l’identificazione delle minacce anche in condizioni difficili come la presenza di obiettivi a bassa metallicità e terreni mineralizzati; oltreoceano, negli Stati Uniti, Mantacus, ha progettato una soluzione per la rilevazione a lunga distanza di armi nascoste a distanze fino a 50 metri o più. Questa tecnologia è ideale per la protezione di obiettivi sensibili, come istituzioni educative, stadi, aeroporti ed edifici governativi, con capacità a doppio uso nella sicurezza delle basi militari.
Basata a Pisa, l’italiana Fluid Wire Robotics, sviluppa braccia robotiche per ambienti estremi, progettate per remotizzare componenti elettrici ed elettronici in unità sigillate. Impiegate nel settore nucleare per manipolare materiali radioattivi, nelle operazioni spaziali per manutenzione satelliti e rimozione di detriti, e in ambito subacqueo per riparazioni e operazioni in energia offshore. Il loro sistema di trasmissione fluidica garantisce leggerezza, versatilità e alta efficienza operativa.
Dal Regno Unito, Forg3D, che ha elaborato un processo rivoluzionario di Additive Manufacturing basato sulla Deposition Energetica Diretta, che garantisce proprietà dei materiali pari o superiori a quelle dei componenti forgiati, indipendentemente dal tipo di metallo o dalla dimensione. Questa tecnologia permette deposizione in qualsiasi direzione, facilitando riparazioni rapide ed efficienti. Le sue applicazioni spaziano dai settori della difesa all’industria spaziale, offrendo soluzioni altamente versatili e performanti.
“Con l’ingresso di queste sette startup (una è in stealth mode), DualTech by Takeoff continua a svolgere un ruolo cruciale nel rafforzamento delle capacità difensive e di sicurezza, favorendo l’adozione di tecnologie all’avanguardia. Siamo entusiasti di supportare l’innovazione che contribuirà a proteggere il nostro futuro, con soluzioni che spaziano dall’intelligenza artificiale alle tecnologie spaziali, per affrontare le sfide globali in modo sempre più efficace e sicuro”, dichiara Enrica Bonora, Program Manager di DualTech by Takeoff.
Ma in cosa consiste il programma di accelerazione? Con DualTech by Takeoff, le startup ricevono un finanziamento di centomila euro e partecipano a un programma di accelerazione di sei mesi, il DIANA Bootcamp. L’iniziativa include workshop, e sessioni di formazione, oltre a eventi in presenza. Durante il Bootcamp, le startup sono affiancate da mentor ed esperti che le supportano nelle loro esigenze specifiche, come lo sviluppo aziendale e tecnologico. DIANA si articola infatti in due fasi: Bootcamp e Grow. Nella fase di Bootcamp, le startup acquisiscono una comprensione approfondita del panorama dual-use e sviluppano la loro roadmap tecnologica. Al termine del Bootcamp, 1-2 startup per sfida vengono selezionate per la fase Grow, ricevendo ulteriori trecentomila euro dalla NATO e sei mesi di supporto personalizzato.