Il settore orafo italiano ha chiuso il 2024 con un incremento del fatturato del 5,7%, sebbene la produzione industriale abbia registrato un calo del 7,1%. L’export, in particolare verso la Turchia, è cresciuto significativamente (+44,5% in valore, +28,6% in quantità), trainato dalla domanda di oro come bene rifugio e dal ruolo strategico della Turchia come hub commerciale.
Le prospettive per il 2025 sono più prudenti: solo il 25% degli operatori prevede una crescita del fatturato e il 21% intende aumentare gli investimenti, segnando una netta riduzione rispetto al 2024. In questo contesto, il passaggio generazionale emerge come un fattore strategico cruciale per la competitività delle imprese. Le aziende con board rinnovati da giovani leader mostrano maggiore dinamismo e produttività, grazie a strategie evolute che includono l’internazionalizzazione, innovazioni brevettuali e attenzione alla sostenibilità, come si legge su Borsa Italiana.
Il processo di affiancamento generazionale richiede un approccio graduale e mirato: il 77% delle imprese opta per un coinvolgimento progressivo dei giovani nella gestione, mentre il 59% indica la formazione come supporto indispensabile.
Questi temi sono stati al centro del primo incontro organizzato dal Club degli Orafi Italia e Intesa Sanpaolo a VicenzaOro, moderato da Laura Biason. Durante l’evento, sono stati presentati dati economici e qualitativi da Sara Giusti e Augusto Ungarelli, mentre Maria Cristina Squarcialupi ha illustrato i risultati di un’indagine dedicata al passaggio generazionale. Alessandra Tognazzo ha fornito indicazioni strategiche per affrontare la transizione, concludendo con il caso di successo esposto da Andrea Buccellati.