Negli ultimi giorni l’Università di Milano-Bicocca ha ospitato CAL2025, la quinta edizione della Crypto Asset Lab Conference. Come principale evento accademico dedicato a cripto-asset e valute digitali delle banche centrali (CBDC), la conferenza ha riunito oltre 100 esperti, tra accademici, economisti e professionisti del settore, provenienti da più di venti università e istituzioni internazionali.
Organizzata dalla Commissione Europea e dal Crypto Asset Lab, l’iniziativa congiunta di ricerca dell’Università di Milano-Bicocca e del Digital Gold Institute, la conferenza ha esplorato le sfide e le opportunità offerte dall’ecosistema cripto in evoluzione. Sono state presentate ricerche all’avanguardia su Bitcoin, economia dei token, stablecoin e CBDC.
Il futuro dell’euro digitale
Piero Cipollone della Banca Centrale Europea ha illustrato i progressi del progetto sull’euro digitale, affermando: “In un mondo in rapido cambiamento, l’Europa non può permettersi di rimanere ferma. Senza integrare il denaro della banca centrale nel contesto digitale, rischiamo di limitare la competitività, la resilienza e l’autonomia strategica dell’Europa. L’euro digitale potrebbe favorire il mercato unico dei servizi di pagamento, consentendo ai fornitori privati di migliorare la portata globale, diversificare l’offerta e incrementare l’efficienza dei costi e la competitività a livello internazionale“.
Il ruolo dell’educazione e le frontiere normative
Pasquale Munafò (Consob e IOSCO) ha sottolineato l’importanza della protezione degli investitori, evidenziando la necessità di adattare l’educazione finanziaria all’era digitale. Yuliya Guseva (Rutgers University) ha invece proposto un approccio innovativo per regolamentare la finanza decentralizzata (DeFi), un settore attualmente poco supervisionato a causa della complessità nel definire responsabilità chiare.
Lo stato del mercato cripto
Durante la conferenza è stata presentata anche l’edizione 2025 del Crypto Asset Lab Report, sviluppata in collaborazione con il Fintech District. Il rapporto offre un’analisi dell’evoluzione e delle tendenze del mondo cripto. Ferdinando Ametrano, direttore scientifico del Digital Gold Institute e ceo di CheckSig, ha riassunto: “Il 2024 è stato un anno di grandi traguardi per Bitcoin, con il successo degli ETF e il superamento della soglia simbolica dei 100.000 dollari. Con una volatilità in calo e una bassa correlazione con altre classi di asset, Bitcoin è stato il motore trainante dell’intero settore cripto, supportato anche dall’amministrazione Trump e dall’implementazione del regolamento europeo MiCA“.
Prospettive dell’industria
Un panel di esperti del settore, moderato da Simone Cortese (University of West London), si è concentrato sullo stato attuale dell’ecosistema cripto. Tra i partecipanti, Filippo Annunziata (Università Bocconi), Mico Curatolo (Banca Sella), Chiara Padua (Fintech District), Blake Heiman (WisdomTree) e Daniele Bernardi (Diaman Partners). Le discussioni hanno evidenziato la necessità di una regolamentazione chiara, leggera ma efficace, e hanno sottolineato l’importanza di promuovere il dialogo tra gli attori del settore per cogliere le opportunità di crescita riducendo al minimo i rischi.
Ricerca accademica interdisciplinare
La conferenza ha presentato interventi che affrontavano temi chiave del panorama cripto da prospettive giuridiche, economiche e finanziarie. Paola Bongini, docente ordinario di Banking and Finance presso l’Università di Milano-Bicocca, ha commentato: “Il settore cripto continua a suscitare grande interesse nella comunità scientifica. Le ricerche presentate spaziano da analisi teoriche a studi empirici, promuovendo un dialogo costruttivo tra accademia, industria e regolatori“.
Sponsorizzata da CheckSig, WisdomTree e Diaman Partners, la conferenza è una delle iniziative con cui il Crypto Asset Lab monitora gli sviluppi del mondo cripto. Con la ricerca che prosegue incessantemente, la prossima edizione, CAL2026, è prevista a gennaio 2026.