La maggioranza dei risparmiatori (59%) ritiene che il Trattamento di fine rapporto investito in un fondo pensione sia più sicuro e solido rispetto a quello lasciato in azienda, soprattutto se si tratta di una piccola realtà con meno di cinquanta dipendenti.
Questo è quanto emerge dall’ultimo sondaggio Moneyfarm (società di consulenza finanziaria con approccio digitale specializzata in investimenti di medio-lungo termine) “Tfr, Troppo Facile Rimandare?”. Tra gli aspetti che sottolinea il sondaggio c’è, quindi, la sicurezza dell’investimento, per cui nell’analisi si sottolinea da una parte che è doveroso ricordare che il Tfr lasciato in azienda al momento del riscatto verrà rivalutato in misura prestabilita a un tasso fisso dell’1,5%, a cui si somma il 75% del tasso di inflazione; mentre, quando si investe in un fondo pensione, il rendimento dipende sempre dall’andamento dei mercati finanziari.
Tuttavia, dall’altra guardando agli ultimi dieci anni e nove mesi, il Tfr lasciato in azienda si è rivalutato in media del +2,3%, mentre quello investito in un Piano Individuale Pensionistico con una linea azionaria ha reso una media del +4,8%, una forbice di più del doppio. Al netto di costi e fiscalità, anche in uno scenario di elevata inflazione media (3%), lasciare il Tfr in azienda ha un costo per gli anni della pensione, con differenze che per i più giovani possono arrivare all’83% di ricchezza in meno.