L’associazione del credito al consumo e immobiliare ha reso noti i dati del credito al consumo e dei mutui per abitazione nei primi tre trimestri del 2024.
Non prevedendo “cataclismi” nel quarto trimestre, è possibile iniziare a tirare le prime somme, dopo qualche anno di calma piatta.
Il credito al consumo è cresciuto del 7.2% rispetto ai primi nove mesi, raggiungendo i 180 miliardi di consistenza.
L’aumento maggiore l’hanno avuto i prestiti personali (+11.2%). Con forti differenze di incremento, tra operatori e tra reti distributive esterne, agenti e mediatori, in crescita, anche se inferiore alla media del settore, la cessione del quinto dello stipendio/pensione.
In crescita, nonostante la crisi del settore automotive, i finanziamenti finalizzati per l’acquisto di auto/moto (+7,8%).
Nel credito ai consumatori una menzione particolare deve essere fatta al Buy Now Pay Later, che ha continuato la crescita due cifre e ha trovato nuovi abbinamenti, per durata più lunga dei tre mesi “canonici” (anticipo + due rate), concessi da società finanziarie. Per completezza deve essere segnalato che il BNPL ha, di fatto, “cannibalizzato” i prestiti small ticket.
Ancor più positivo il credito immobiliare con un incremento delle erogazioni di mutui per del +14,3%, anche per un aumento significativo dei mutui green anche se rappresentano ancora un settore di nicchia.
Un’osservazione particolare deve essere riservata alle surroghe, sostanzialmente per mutui a tasso fisso, che hanno avuto un incremento del 59,1%. Sarebbe necessario comprendere quando sono stati sottoscritto i mutui surrogati, la loro vita residua e, per molti casi, la motivazione di ricorrere alla surroga quando è iniziata la discesa dei tassi, con un punto percentuale in meno nel 2024, e la quasi scontata di una pari percentuale nel 2025.
Infine, un aspetto positivo, ma meritevole di attenzione la tenuta dei finanziamenti che hanno mantenuto sotto controllo i default, anche se con un leggero aumento del periodo post feriale.
Di Fabio Picciolini