Nell’ultimo anno Banca d’Italia ha registrato meno di un milione e mezzo di frodi su oltre dieci miliardi di pagamenti, per un tasso di frode dello 0,014%, e per un ammontare pari a centoventidue milioni di euro, in calo rispetto all’anno precedente.
Tuttavia, i rischi sui pagamenti elettronici sono aumentati, dal momento che la percentuale di truffe attraverso le carte è del 2,7% (2700 ogni centomila clienti).
Questo quanto sottolineato da Fabio Bernasconi, vicecapo del dipartimento Tutela della clientela ed educazione finanziaria di Banca d’Italia, all’evento organizzato in occasione della firma del protocollo di intesa tra Nexi e la Polizia di Stato per contrastare i crimini informatici nel settore finanziario italiano.
L’importo medio per frode, in linea con gli ultimi due anni, si aggira intorno agli ottanta euro. Il tasso di frode e anche l’ammontare medio, ha tuttavia osservato Bernasconi, è eterogeneo tra le diverse tipologie di strumento utilizzate e tra i canali con cui si eseguono i pagamenti: il tasso per le carte di credito è dello 0,022%, quello per i pagamenti su acquisti effettuati online sale allo 0,055%.
Per quanto riguarda l’ammontare medio della frode, per le carte di debito il valore è sopra quello medio e raggiunge i centodieci euro. In crescita nell’ultimo anno, ha sottolineato, l’importo medio delle frodi effettuate allo sportello di prelievo Atm è di cinquecento euro.