Il presidente eletto Donald Trump intende dare impulso all’industria delle criptovalute, continuando, allo stesso tempo, un ampio giro di vite dell’antitrust sui giganti della Big Tech come Amazon, Meta e Google. Questa combinazione, come si legge sulla CNN, sembrerebbe premiare i donatori più ricchi e influenti di Trump nella Silicon Valley, alcuni dei quali hanno specificamente chiesto una minore regolamentazione delle criptovalute e un indebolimento del potere dei grandi monopoli tecnologici.
Inoltre, nei giorni scorsi, Trump ha dichiarato di voler nominare Paul Atkins alla guida della Securities and Exchange Commission e Gail Slater a capo della divisione antitrust del Dipartimento di Giustizia. Si tratta di due nomine chiave che potrebbero influenzare i rapporti della sua amministrazione con il settore tecnologico. Scelte di questo tipo potrebbero avere un impatto enorme, non solo sul prezzo del bitcoin, che ha superato i centomila dollari in previsione di un’amministrazione favorevole alle criptovalute, ma anche sul futuro dell’economia digitale in generale.
Atkins è un sostenitore delle criptovalute e co-presidente della Token Alliance presso la Digital Chamber, una delle principali associazioni commerciali di blockchain. Slater, invece, consigliere economico del vicepresidente eletto JD Vance, ha lavorato nella prima Casa Bianca di Trump. All’inizio della sua carriera, Slater ha trascorso più di dieci anni lavorando alle indagini antitrust e alle politiche tecnologiche come membro della Federal Trade Commission.