I consumatori del Regno Unito sono i più propensi a richiedere a banche, assicuratori e istituti di credito decisioni quasi immediate su servizi e applicazioni di prodotti.
La nuova ricerca di CRIF, il principale fornitore europeo di informazioni sui consumatori e sul credito, rileva che un britannico su sette si aspetta che gli istituti finanziari approvino le richieste di prestito entro pochi minuti (14%) o un’ora (16%), il doppio delle probabilità rispetto al resto d’Europa (rispettivamente il 7% e l’8%).
Questa tendenza continua anche per altri tipi di prodotti finanziari: circa un terzo (30%) dei consumatori del Regno Unito desidera che le richieste di apertura di un conto di risparmio vengano elaborate in pochi minuti, mentre un quarto (26%) si aspetta che le decisioni sui prodotti assicurativi vengano elaborate nello stesso lasso di tempo.
Si tratta di una percentuale ancora più alta rispetto al resto d’Europa, dove meno di uno su cinque (17%) si aspetta questo livello di rapidità per un conto di risparmio e solo uno su otto (12%) vorrebbe prendere una decisione sull’assicurazione nel giro di pochi minuti.
Poiché i servizi in tutti gli aspetti della vita delle persone diventano sempre più immediati, i risultati di CRIF evidenziano come ciò abbia finito per influenzare le aspettative su banche, assicuratori e altri fornitori finanziari. Più che in altre parti d’Europa, i consumatori del Regno Unito richiedono maggiore immediatezza, praticità e servizi clienti digital-first, il tutto fornito con ritardi minimi.
Oltre alla velocità del processo decisionale, il modo in cui i clienti nel Regno Unito preferiscono interagire con i fornitori finanziari sta cambiando più rapidamente che in altre parti d’Europa. La ricerca di CRIF rileva che i britannici sono ora i meno propensi a dare priorità alle interazioni umane nel settore bancario. Mentre otto clienti su dieci (83%) nel resto d’Europa preferiscono parlare con una persona reale quando prendono decisioni importanti su prestiti, mutui e assicurazioni, solo due terzi (67%) nel Regno Unito affermano che preferirebbero questo tipo di interazione.
I nuovi dati fanno parte dell’ultimo report della serie Banking on Banks 2024 di CRIF , che esamina l’esperienza del cliente e come rendere i servizi finanziari digitali più personali. Il primo rapporto ha esaminato il credito e il debito, analizzando il difficile contesto economico che i consumatori europei e statunitensi stanno affrontando e quali prodotti e servizi sono necessari; il secondo ha preso in esame le sfide e le opportunità per le istituzioni finanziarie in termini di condivisione dei dati e fiducia; e il terzo ha esaminato l’ESG e l’evoluzione dei valori dei clienti in vista della COP29.