“La volontà di dotare l’Italia di un quadro normativo per le attività spaziali rappresenta un chiaro segnale dell’impegno politico e industriale del Paese per garantirsi un ruolo di primo piano nella nascente Space Economy. Questo percorso è condiviso e indispensabile per il futuro del Sistema Paese. Tuttavia, desidero richiamare la vostra attenzione su alcuni aspetti cruciali, affinché’ l’elaborazione di una legge spaziale nazionale rappresenti un’opportunità per promuovere una politica industriale nazionale nel settore, favorendo la competitività delle nostre imprese“.
Così Giorgio Marsiaj, delegato del presidente di Confindustria per l’Aerospazio, nelle raccomandazioni in merito al Ddl economia dello spazio illustrate alla Camera nel corso di un’audizione convocata dalla commissione Attività produttive della Camera.
“Come raccomandazione generale – ha aggiunto – la legge non deve ingessare o complicare l’operatività delle imprese o creare barriere all’ingresso di nuove realtà. Si suggerisce, quindi, di mantenere la legge sui principi fondamentali e delegare i dettagli ad integrazioni successive. Queste integrazioni devono prevedere il coinvolgimento delle associazioni di categoria al fine di tenere conto del punto di vista industriale. Questa esigenza diventa ancora più urgente considerando che nel 2025 è prevista la pubblicazione della legge europea“.
Per Confidustria, ha fatto inoltre rilevare, “la dimensione europea, infatti, sarà il contesto naturale in cui definire il futuro del settore aerospaziale italiano. Per affrontare questa sfida, il Sistema Paese deve essere in grado di competere ad armi pari con gli altri Stati membri in tutti gli ambiti, inclusi quelli tecnologici e normativi“.