Per la transizione delle imprese “abbiamo bisogno di tanti investimenti. Bisogna competere per crescere e per competere bisogna investire“. Lo ha detto Corrado Passera, fondatore e amministratore delegato Illimity durante “Transizione 5.0: crescere per competere”, l’evento organizzato da Il Sole 24 Ore che riunisce esperti, istituzioni e rappresentanti del mondo imprenditoriale per discutere delle opportunità offerte dal Piano Transizione 5.0, promosso da Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
“Aver abbassato il contributo pubblico all’investimento, che è un bene pubblico, è stata una delusione” per le aziende, afferma Passera. Tuttavia, serve tornare a crescere “con un grosso contributo dell’Europa” e della Bce “che deve avere il coraggio di tagliare i tassi“. Altrimenti “è impossibile coprire i bisogni della gente, della società e della comunità” e l’effetto “diventa anche politico ed elettorale“. Per quanto riguarda il tessuto manifatturiero italiano, “la maggioranza delle imprese è in transizione. Perciò la richiesta di credito alle banche c’è ed è tanta – afferma Passera – Si tratta del credito cruciale per i riposizionamenti, i rilanci o i risanamenti che non si basano più sul bilancio ma sul Piano e richiedono anche alle banche di attrezzarsi“.
Fare credito in questo modo vuol dire “diventare socio di un’azienda per cinque o sei anni“. Per esempio, rispetto alla digitalizzazione invece bisogna sostenere le Pmi e le infrastrutture “a fare almeno il passo minimo” per “ottenere i benefici” e recuperare il gap dell’innovazione.