In un contesto economico sempre più incerto, il problema delle insolvenze colpisce un numero crescente di imprese italiane, minacciando la stabilità del sistema produttivo. Secondo i dati recenti (fonte Cribis), si prevede che il numero di insolvenze in Italia raggiunga le 8.250 nel 2023 (+15% rispetto all’anno precedente) e possa arrivare a 10.200 nel 2024, con un aumento del 24% rispetto al 2023.
Tuttavia, le recenti trasformazioni tecnologiche e metodologiche aprono la strada a strategie più efficaci per la gestione del credito: “La digitalizzazione offre strumenti avanzati, ma non è solo questione di tecnologia. È necessario soprattutto adottare un modello strutturato di credit management, che abbia inizio dalla valutazione dei clienti e preveda il monitoraggio costante del cash flow – spiegano gli avvocati Tino Crisafulli e Teresa Rossi, founder di Recupero Legale, brand (e marchio registrato) di proprietà dello studio “Crisafulli & Rossi”, boutique legale specializzata in credit management e diritto di impresa. Lo studio offre soluzioni strutturate e digitali per affrontare in modo preventivo le insolvenze, tutelando così la sostenibilità economica delle imprese – Il nostro metodo prevede l’utilizzo di strumenti tecnologici per clusterizzare le posizioni in sofferenza e identificare le strategie di recupero più efficaci; le aziende corporate (con grandi volumi di fatturato) possono sfruttare specifici software per migliorare il controllo finanziario e limitare le perdite. Tuttavia anche le aziende più piccole (startup e pmi) possono adattare strumenti già in uso per segmentare i clienti e prevenire pericolose crisi di liquidità“.
Credit management: il cuore della stabilità finanziaria aziendale
Il supporto legale gioca un ruolo fondamentale nel recupero crediti, in particolare per le imprese che si trovano in difficoltà a riscuotere pagamenti. Recupero Legale propone un modello di credit management in grado di assistere le aziende nella gestione completa dei crediti, dall’analisi dei clienti – grazie a una valutazione preliminare della loro affidabilità finanziaria – fino all’adozione di un protocollo per il recupero delle insolvenze.
Questo metodo permette di creare un vero e proprio “rating” dei clienti, segmentando in modo efficace il portafoglio e identificando rapidamente eventuali rischi di insolvenza. Una procedura efficace può fare la differenza tra una semplice difficoltà temporanea e una perdita economica significativa.
Gestione semplificata, tecnologia e regole chiare
Lo studio “Crisafulli & Rossi”, che gestisce il brand Recupero Legale, ha sviluppato un metodo che permette alle aziende di applicare queste strategie in modo semplice ed efficace. “Non serve investire in software complessi per ottenere buoni risultati: anche un semplice foglio di calcolo può essere efficace se supportato da procedure aziendali strutturate“, continuano i founder.
Per raggiungere buoni risultati è necessario sviluppare delle procedure operative standard sui seguenti obiettivi:
- Legal assessment sulla compliance contrattuale: per validare il proprio template contrattuale, standardizzare il processo aziendale di conferimento di incarico e identificare possibili cause di contestazione del cliente
- Individuazione del prospect score: per stabilire specifici indicatori di performance e criteri di valutazione del cliente prima di sottoscrivere nuovi contratti
- Protocollo di azione per il mancato pagamento: per prevedere un insieme di azioni da intraprendere in caso di ritardato o mancato pagamento e identificare le strategie di recupero più efficaci (dalle comunicazioni personalizzate fino alle attività di legal persuation)
Questa metodologia aiuta le aziende a costruire una gestione finanziaria solida e a migliorare la stabilità del cash flow. “Con il nostro metodo – spiegano i due founder – anche le piccole e medie imprese possono proteggersi dai rischi di insolvenza, creando una base di crescita sostenibile”.