Nel mondo di oggi, in continua evoluzione, la minaccia informatica è in costante aumento, sia in Europa che negli altri Paesi tecnologicamente avanzati.
Ogni giorno, infatti, vengono rilevate, campagne di phishing, attacchi DDoS, ransomware e deepfake. “Le minacce persistenti avanzate (APT) possono carpire i nostri segreti industriali e condurre operazioni di spionaggio. La sovranità digitale nazionale consiste nel proteggere il nostro patrimonio informativo da simili minacce. E il perimetro nazionale di sicurezza cibernetica, presidiato dall’Agenzia, è l’ambito che racchiude i principali soggetti pubblici e privati, in tutti i settori a cui è legata la stabilità e la continuità della nostra vita sociale, politica, economica“, queste le parole di Bruno Frattasi, Direttore Generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn), come riporta il Corriere della Sera.
A partire dal 2020, è subentrata la questione della sovranità digitale europea. La dimensione globale del mondo cyber ci obbliga a guardare anche fuori dai confini europei. Per questo motiovo “Abbiamo intensi rapporti con le nazioni del G7 – prosegue Frattasi – i cui organismi con competenze cyber abbiamo invitato a maggio per un summit, e che avremo ospiti di nuovo a dicembre, per continuare a dialogare sulla protezione delle infrastrutture critiche, sullo sviluppo sicuro dell’intelligenza artificiale e sulla risposta alla piaga del ransomware“.