Secondo il nuovo “Threat Intelligence Report” condotto dall’Osservatorio Cybersecurity di Exprivia, che considera 164 fonti aperte, l’utilizzo di tecniche di attacco basate sull’IA riguarda il 18% degli incidenti informatici registrati in Italia tra luglio e settembre, uno dei trimestri più critici degli ultimi due anni sul piano della cybersecurity.
Ecco qualche dato: tra luglio e settembre in Italia si sono registrati 681 episodi di cybercrime, in aumento del 18% rispetto al trimestre precedente. In particolare, si contano 540 attacchi (+24%), 134 incidenti (+10% e in crescita del 40% circa da inizio anno) di cui il 14% riguarda le medie imprese e sette violazioni della privacy. Oltre la metà degli incidenti (52%) è causata da falle nei sistemi di sicurezza della supply chain, come riporta corrierecomunicazioni.it.
Ma quali sono i cybercrime più diffusi? Vediamo qualche esempio:
- furto di dati, che si conferma tra i principali danni causati dagli hacker, con conseguenze gravi per persone e organizzazioni
- phishing/social engineering, ovvero l’adescamento online o tramite e-mail di utenti poco consapevoli, resta la principale tipologia di attacco, rappresentando il 53% dei fenomeni totali
I software e le componenti hardware sembrerebbero i più colpiti. Questa vulnerabilità mette in luce le criticità legate ai processi di digitalizzazione del Paese, che stanno rendendo sempre più esposte le infrastrutture tecnologiche.