È stata presentata oggi a Singapore, durante il Tour Mondiale della Nave Amerigo Vespucci, la XII edizione di ‘Esportare la Dolce Vita’, il rapporto del Centro studi di Confindustria, realizzato con il sostegno di UniCredit e in collaborazione con Sace, che analizza il potenziale del ‘bello e ben fatto’ (Bbf) nei mercati mondiali.
Dopo le presentazioni di Washington e Dubai, nell’aggiornamento di Singapore emerge che il bello e ben fatto include 711 categorie di prodotto e vale 161,3 miliardi di euro, rappresentando il 26,2% dell’export italiano. Inoltre, il Bbf ha un potenziale di crescita notevole: le quote di mercato che possiamo sottrarre ai concorrenti con una struttura produttiva simile valgono 174,5 miliardi di euro. Se l’Italia migliorasse la propria capacità produttiva, questo si potrebbe tradurre in un incremento delle esportazioni del Bbf pari a 53,9 miliardi di euro nei prossimi cinque anni.
Questo potenziale è particolarmente rilevante nei mercati avanzati, dove i venti principali Paesi offrono opportunità per 26,8 miliardi di euro, con Stati Uniti, Francia e Germania in testa. Nei mercati emergenti, i venti Paesi principali rappresentano un potenziale di 18,1 miliardi di euro, con Cina, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita ai primi posti.