In occasione dell’Atlantic Council a margine delle riunioni annuali del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale, è intervenuta il presidente della Banca centrale europea (Bce), Christine Lagarde. Tra i temi affrontati – come riporta atlanticcouncil.org – compaiono: l’ambizione dell’Unione Europea (Ue) di creare una moneta digitale della banca centrale (Cbdc), gli sforzi della Bce per mantenere stabili i prezzi, le implicazioni della scarsa competitività economica dell’Europa per la lotta della Bce contro l’inflazione e gli enormi impatti che l’approccio del prossimo presidente degli Stati Uniti al commercio avrà sull’economia globale.
Delineando una rapida valutazione della politica monetaria della Bce negli ultimi due anni, Lagarde ha sottolineato che l’inflazione nell’eurozona si attestava al 10,6% nell’ottobre 2022 ed è scesa sotto il 2%, come riporta atlanticcouncil.org.
Per progredire nella digitalizzazione, secondo Lagarde, è necessario capitale disposto a correre rischi. A questo proposito, il presidente della Bce sostiene un’unione del mercato dei capitali che sia comune a tutta l’Unione europea.
Per quanto riguarda il tema dell’eurozona digitale, Lagarde ha parlato del suo sostegno a una Cbdc. Un potenziale vantaggio, infatti, sarebbe quello di aiutare a interconnettere i sistemi di pagamento internazionali che, come spiega Lagarde, sono molto frammentati in Europa. Relativamente a tariffe e transatlanticismo, il presidente ha spiegato che il commercio è un elemento vantaggioso per l’innovazione, la crescita economica e la riduzione della povertà. Quindi le barriere commerciali hanno probabilmente un impatto negativo sulla crescita.