L’infrastruttura di rete è uno dei pilastri del mondo IT: supporta l’archiviazione e lo scambio di tutti i dati necessari al business, sia internamente che esternamente, configurandosi come un’area delicata e in continua evoluzione che, per la propria governance, richiede stabilità, scalabilità e un processo documentabile.
Rispetto ad alcuni anni fa, tuttavia, lo scenario della network governance sta diventando sempre più complesso. La coesistenza di infrastrutture variegate quali cloud pubblici, cloud privati e sistemi locali comporta, infatti, un’evoluzione della sfida gestionale.
Oggi, in particolare, la governance del network è resa più difficile proprio dal cloud, che ne ha aumentato la complessità e ridotto la visibilità. Questo fenomeno sta rafforzando la necessità di individuare nuove modalità per raccogliere informazioni, mantenerle aggiornate nel tempo e poterle così condividere con altri tool/processi aziendali, al fine di consentire analisi predittive e più accurate.
Proprio in ragione di tutto ciò, il NetOps, un approccio allo sviluppo e alla gestione delle reti aziendali volto a promuovere i vantaggi tipici del GitOps (automazione, collaborazione, programmabilità), si sta affermando nella gestione di infrastrutture flessibili e scalabili, in grado di adattarsi alle mutevoli esigenze del business.
Dal know-how del singolo alla forza dell’automazione
Laddove il concetto tradizionale di network operations si è concentrato su attività manuali e su strumenti specifici per il monitoraggio e la risoluzione dei problemi di rete, l’approccio NetOps, sulla scia del GitOps, è orientato a favorire l’automazione delle attività operative sulla rete, con importanti benefici soprattutto per quei business che poggiano su infrastrutture particolarmente articolate.
Più precisamente, il NetOps punta a creare maggiore consapevolezza di rete, fornendo una visione completa del network e della sua configurazione, a implementare l’automazione nei controlli e nei processi, dall’allarmistica ai report di stato della rete, alle verifiche di sicurezza e a supportare le integrazioni, dal momento che, condividendo i dati raccolti, è possibile alimentare i numerosi strumenti e prodotti aziendali che si basano sulle informazioni provenienti dalla rete.
I vantaggi sono molteplici. L’automazione elimina o riduce notevolmente gli interventi manuali nella gestione della rete, che spesso sono fonte di errori, massimizzando l’efficienza e permettendo di reagire rapidamente ai cambiamenti che si rendono necessari come la scalabilità delle risorse o l’implementazione di nuove applicazioni.
In altri termini, senza automazione sarebbe impossibile gestire manualmente la configurazione, la sicurezza e il monitoraggio di una rete in espansione, e grazie all’integrazione con strumenti di monitoraggio avanzati che offrono visibilità in tempo reale sull’intera infrastruttura, l’automazione può anche consentire di identificare rapidamente i colli di bottiglia, i guasti o le minacce alla sicurezza, e di risolverli in modo proattivo.
Non a caso, uno degli obiettivi finali dell’integrazione di automazione e NetOps è quello di avvicinarsi il più possibile a una “rete auto-riparante”, nella quale l’intervento umano è ridotto al minimo nell’operatività quotidiana, standardizzando e rafforzando reti che ancora oggi, talvolta, fanno affidamento sulla memoria storica dei network engineer o su strumenti “artigianali”.
Le prossime frontiere del NetOps
Ma il NetOps non è un punto d’arrivo: piuttosto, si configura come una tappa necessaria nel percorso di digitalizzazione, mentre la stessa automazione di rete sta già cambiando.
L’automazione continuerà a evolversi, permettendo la gestione di reti sempre più complesse. Nel futuro sarà lecito aspettarsi strumenti di automazione in grado di integrare operazioni di rete e di sicurezza in un’unica piattaforma, nonché processi di automazione che apprendono dai dati e si adattano alle nuove situazioni.
Approfondendo le tendenze che stanno plasmando il panorama dell’AI e di NetOps, risulta evidente che la prossima fase vedrà ancora più progressi nell’AI per il networking e la sicurezza informatica, con misure che comprendono la modellazione predittiva delle minacce, la risposta intelligente e il miglioramento dei protocolli di autenticazione degli utenti. Con tecnologie come il 5G, l’IoT (Internet of Things) e l’ecosistema digitale in continua espansione, la collaborazione tra AI, NetOps e sicurezza informatica è pronta a condurci verso un futuro in cui le reti si adattano ed evolvono senza soluzione di continuità.
A cura di Francesco Guzzo, DevOps & Automation Manager di Kirey Group