Secondo una nuova ricerca di Fenergo, il principale fornitore di soluzioni per KYC, gestione del ciclo di vita del cliente (CLM) e monitoraggio delle transazioni, quest’anno il numero di banche globali che perdono clienti a causa di pratiche di onboarding lente e inefficienti basate sulla conoscenza del cliente (KYC) ha raggiunto un livello record.
Uno studio globale su oltre 450 dirigenti di livello C di banche aziendali, istituzionali e commerciali ha rilevato che oltre due terzi (67%) hanno perso clienti a causa di un onboarding dei clienti e di KYC lenti e inefficienti, in aumento del 19% rispetto al 2023. Quelle con sede a Singapore sono state le più colpite dalla tendenza, con l’87% delle banche che hanno segnalato la perdita di clienti, ma ogni regione ha registrato un aumento annuo. Il calo delle applicazioni di onboarding di successo è aggravato dagli elevati costi per l’esecuzione delle revisioni KYC all’onboarding e periodicamente durante il ciclo di vita del cliente. Secondo la ricerca di Fenergo, il costo annuale per l’esecuzione delle revisioni KYC presso una banca aziendale e istituzionale* è stimato in sessanta milioni di dollari e centosettantacinque milioni di dollari per una banca commerciale.
Secondo i risultati, l’elevato tasso di abbandono è attribuito a una combinazione di fattori interni ed esterni, tra cui una scarsa gestione dei dati e processi isolati, come citato dalla maggioranza (86%) delle banche. Altri fattori che allontanano i clienti includono una scarsa customer experience e ritardi nei processi, evidenziati dal 77%. I processi di onboarding complessi sono il terzo fattore più popolare, con poco meno della metà (45%) che ritiene che questo sia il motivo principale dell’abbandono dei clienti.
La notizia arriva anche in un momento in cui le autorità di regolamentazione di tutto il mondo continuano a spingere per affrontare le crescenti e sempre più sofisticate tattiche di riciclaggio di denaro, con KYC che svolge un ruolo fondamentale nel garantire la conformità e migliorare l’efficacia delle normative antiriciclaggio (AML). Si ritiene che il crescente volume di informazioni che le istituzioni finanziarie sono tenute a raccogliere ed elaborare per soddisfare i requisiti normativi stia esacerbando le sfide interne che le aziende devono affrontare in termini di efficienza operativa, allocazione delle risorse e capacità di semplificare i processi KYC.
L’indagine ha inoltre rivelato che solo il 4% delle banche ha automatizzato con successo la maggior parte dei propri flussi di lavoro KYC. Detto questo, i risultati dell’indagine suggeriscono che gli istituti finanziari stanno cercando nell’IA la soluzione per le inefficienze e le sfide dei dati. Il 42% ha affermato di voler aumentare l’efficienza operativa con l’IA, mentre il 40% sta concentrando l’IA sul miglioramento dell’accuratezza dei dati.