Nelle ultime ore, il più grande attacco DDoS di sempre è stato appena bloccato. In particolare, questa aggressione ha portato con sé oltre cento attacchi DDoS ipervolumetrici L3/4, molti dei quali superavano i due miliardi di pacchetti al secondo (Bpps) e i 3,8 terabit al secondo (Tbps).
Questa tipologia di offensiva prende di mira i livelli tre (rete) e quattro (trasporto) del modello OSI (framework che standardizza la comunicazione di rete). Inoltre, sovraccarica la larghezza di banda o l’infrastruttura di rete del bersaglio con enormi quantità di traffico, spesso utilizzando tecniche come flood UDP o flood TCP SYN.
A bloccare l’attacco informatico è stata l’azienda californiana, Cloudflare, i cui clienti sono sti colpiti da queste aggressioni per circa un mese, nel settore finanziario, Internet e telecomunicazioni. Oltre a quello record da 3,8 Tbps, sono stati registrati molti altri attacchi da oltre 3 Tbps e 2 Bpps.