In un’epoca caratterizzata da una crescente complessità e frammentazione nel settore dei media, le organizzazioni si trovano di fronte a sfide sempre più impegnative in termini di governance, trasparenza, efficienza ed efficacia dei propri investimenti pubblicitari. In questo contesto, l’intelligenza artificiale gioca un ruolo di fondamentale importanza coinvolgendo sempre più settori, tra cui quello finanziario in cui l’impatto dell’IA, fino ad oggi, è ancora meno forte rispetto che altrove.
Da queste premesse è nata l’esigenza di un confronto diretto con gli operatori del settore che coniugano la finanza alla tecnologia, ciò che è avvenuto nel corso del AI & FinTech Summit – Scenari Futuri tra Media, Intelligenza Artificiale e Automazione svoltosi il 25 settembre 2024 presso la sede milanese di MINT – eccellenza internazionale in ambito tecnologico grazie al software ARM (Advertising Resource Management), la prima soluzione enterprise per brand e agenzie progettata per ottimizzare la gestione end-to-end delle risorse pubblicitarie aziendali all’interno di un’unica piattaforma all’avanguardia che include oltre 500 integrazioni, potenziata da automazione e intelligenza artificiale.
L’incontro, introdotto e moderato da Salvatore Internullo – Chief Growth Officer di Mint – ha visto la partecipazione di imprese operanti nell’ambito finanziario tra cui Visa, Nexi, N26, Treezor, LisPay, Mediolanum, Mooney, Cofidis, Epipoli, MyBank, Buffetti Finance, Banca Sella e molte altre. Nel corso della sua introduzione, Internullo ha evidenziato l’importanza che l’IA sta avendo nel mondo dell’advertising e l’effetto moltiplicatore che questa tecnologia può sviluppare nei confronti del business aziendale.
“Stiamo vivendo un momento cruciale nel settore dell’advertising, in cui Intelligenza Artificiale e automazione non rappresentano solo un’opportunità, ma una vera e propria necessità per ottimizzare la gestione delle risorse media anche per il mondo Finance. Secondo dati di Nielsen, solo il 38% dei marketer è oggi in grado di calcolare con precisione il ROI dei propri investimenti advertising a livello olistico: questo dato evidenzia un divario importante che la tecnologia può colmare. L’adozione di soluzioni software avanzate come una piattaforma ARM (Advertising Resource Management) offre un approccio integrato, fondato su trasparenza e governance, capace di fornire una visione completa e analitica delle performance pubblicitarie. Le aziende che abbracciano questo modello non solo migliorano l’efficacia dei propri investimenti, ma consolidano una posizione di leadership nel mercato, guidate dall’innovazione e dalla capacità di prendere decisioni informate“.
Sul palco dei relatori, dopo l’intervento introduttivo di MINT ha preso la parola il prof. Maurizio Pimpinella, Presidente dell’Associazione Prestatori Servizi di Pagamento e della Fondazione Italian Digital HUB, il quale ha tracciato lo scenario dell’ecosistema dei pagamenti contemporaneo evidenziando quale è
attualmente l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mercato fintech. Il Presidente Pimpinella ha definito l’IA “uno strumento di innovazione indispensabile”. La crescita
stimata di oltre il 18% del PIL italiano con l’adozione dell’IA, potrebbe addirittura essere superiore se accompagnata dalla giusta consapevolezza da parte di tutti i soggetti coinvolti, a partire dai cittadini”.
“Il settore fintech poi – prosegue – che oggi è solo apparentemente sfiorato dalla rivoluzione portata dall’IA potrebbe essere presto pienamente coinvolto, essendo tra l’altro fortemente permeabile all’innovazione tecnologica“. Il report Engagement Banking in Europe – New Frontiers evidenzia come gli istituti finanziari siano alla ricerca di innovazione, soprattutto per quanto riguarda le soluzioni cloud native e ad architettura aperta. Da quanto emerge, infatti:
- Il 77% delle banche cerca piattaforme con standard aperti per facilitare integrazione e scalabilità
- Il 75% delle banche preferisce soluzioni cloud-native
- Il 48% considera cruciale l’adozione di API pronte all’uso
“È corretto considerare l’adozione dell’IA nei servizi finanziari come uno strumento di ottimizzazione delle risorse, ma è bene non ridurla a questo ruolo di mero ‘risparmio’ ma considerare anche il valore aggiunto che è in grado di generare, perché l’IA – così come il digitale – è un investimento per le aziende e non un costo da sostenere. A questo proposito, è bene tenere presente che gli investimenti in tecnologie devono essere accompagnati da investimenti in capitale umano e in formazione. Per favorire la competitività e una crescita costante non si può prescindere da un altrettanto costante percorso di aggiornamento dei dipendenti. Erroneamente, si pensa spesso che l’intelligenza artificiale di cui oggi parliamo sia uno strumento che prescinde dall’intervento umano quando invece è forse la più umana delle tecnologie, quella che è modellata su di noi per supportarci“. – ha concluso Pimpinella.
La seconda relatrice presente all’evento è stata la Dott.ssa Vittoria La Porta – Chief Communication and Marketing Officer di illimity – la quale ha “raccontato” il caso illimity a partire dalla sua storia, illustrando come l’IA sia ormai diventata parte integrante della quotidianità delle attività, contribuendo a semplificarle notevolmente rendendole più efficienti.
Significativo il passaggio dell’intervento della dottoressa La Porta in cui ha evidenziato che illimity è stata una realtà e un gruppo di persone che ha dato due volte “credito” – nel senso finanziario e nel senso di fiducia – alle imprese italiane, in particolare alle pmi che investono in tecnologia.
“Nel nostro settore l’intelligenza artificiale sta avviando una vera e propria rivoluzione permettendoci di personalizzare le esperienze dei clienti e analizzare dati su larga scala come mai prima d’ora. Con l’AI riusciamo a liberarci dai compiti ripetitivi per concentrarci su strategie più creative e innovative. La parte che trovo più affascinante, tuttavia, è che grazie ai modelli linguistici complessi, l’AI può comunicare con noi in modo fluido, anticipando le nostre esigenze e suggerendo soluzioni. Stiamo instaurando un vero e proprio dialogo con l’AI, per questo è cruciale che continuiamo a sviluppare le nostre competenze digitali ma al contempo, dobbiamo riconfermarci protagonisti nell’uso di queste tecnologie perché per rendere la relazione col digitale davvero efficace sarà necessario mantenere un forte human touch, senza delegare tutto alla macchina“.
A seguire, nella tavola rotonda è stato il turno di Giuseppe Gulino, Presidente di Share, associazione attiva nell’ambito insurtech, il quale ha affermato che: “L’intelligenza artificiale migliora l’efficienza dei servizi assicurativi, ma senza interoperabilità tra le piattaforme, il suo impatto rimane limitato solo ai big Players. L’Open Insurance, favorendo la libera circolazione dei dati, garantisce un vero progresso tecnologico e uno sviluppo economico inclusivo. Il nostro impegno è supportare le software house e rappresentarle presso le istituzioni affinché vi siano norme aggiornate che disciplinino l’utilizzo corretto e sicuro dei dati”.
L’intervento conclusivo è stato riservato a Catalin Borsan – Solutions Architect di AWS. Il suo intervento ha consentito ai presenti di toccare quasi con mano la realtà dell’IA nell’ambito finanziario, assicurativo e non solo. Il dott. Borsan ha tracciato un percorso suggestivo e, per alcuni, persino fantascientifico, sull’impatto dell’intelligenza artificiale: una tecnologia fatta di servizi innovativi e a forte valore aggiunto. L’intervento è stato incentrato sull’apporto dato dalla AI generativa la quale è capace di creare innovazione, migliorare la produttività e di favorire la crescita economica, generando un incremento di ben 7 trilioni di dollari del PIL globale nei prossimi dieci anni (da un’analisi di Goldman Sachs).
A conclusione della tavola rotonda, i partecipanti, con il prezioso contributo iniziale di Massimo Fontana, Chief Customer Officer di MINT, hanno partecipato a una sessione di Q&A nel corso della quale è emersa ancora una volta l’ineluttabilità della trasformazione digitale e dell’incedere dell’IA al fine di migliorare drasticamente i processi aziendali riuscendo al contempo a migliorare anche la vita dei dipendenti che sono così avvantaggiati dal dover svolgere mansioni più stimolanti e meno ripetitive.
Qui il LINK al video dell’evento
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