“Giovanni Liccardo, manager illuminato che ha saputo coniugare una brillante carriera, costellata di successi che hanno reso il suo Gruppo imprenditoriale un fiore all’occhiello del tessuto produttivo del nostro Paese, con una non comune capacità di sapersi affermare come costruttore di benessere sociale, culturale ed economico, generando ricadute positive sui territori, dando prova di grande vision strategica e innescando con umiltà, onestà e lungimiranza un circuito virtuoso, investimenti-nuova occupazione”.
Questa la motivazione del Comitato Scientifico per il Premio Artis Suavitas, consegnato a Giovanni Liccardo, fondatore e AD del Gruppo Lever Touch, domenica 30 giugno, nella splendida cornice dell’Anfiteatro Romano dell’Area Archeologica di Avella, in provincia di Avellino. Una location suggestiva e ricca di storia che ha ospitato la quinta edizione del Premio, rappresentato dalla scultura “Albero della Cultura”, realizzata dall’artista Cettina Prezioso in collaborazione con Anna Napolitano. L’opera raffigura una persona che legge, prendendo linfa vitale dai valori sociali della propria terra, simbolo dei valori fondamentali per chi è profondamente radicato nel proprio contesto sociale, saperi degni di essere appresi e trasmessi alle generazioni future.
Durante la cerimonia, la conduttrice Alessia Mancini, uno dei volti più amati della televisione italiana, ha scambiato alcune battute con Giovanni Liccardo, riguardo il percorso imprenditoriale che ha portato Lever Touch a diventare un gruppo internazionale partendo da Napoli.
“Senza alcun dubbio è stata una sfida nella sfida” ha risposto Liccardo. “Non è semplice riuscire a costruire una realtà come Lever Touch; e farlo partendo da Napoli è stato ancora più complicato, ma alla fine i risultati ci hanno dato ragione e abbiamo dimostrato che si può fare impresa, quella sana, anche a Napoli. Di questo sono molto orgoglioso, amo dire che il nostro Gruppo è presente in sette paesi al mondo, ma il cervello e il cuore sono a Napoli, la mia città che amo profondamente. Una città ricca di contraddizioni la nostra Napoli, con tanti problemi ancora irrisolti, ma con potenzialità straordinarie, pronta ad accogliere chi la ama con la sua ironica ospitalità. A Napoli vivo con la mia famiglia e a Napoli ho voluto che studiassero le mie due figlie Valeria e Veronica; a Napoli ho cercato e trovato talenti che hanno contribuito alla crescita e allo sviluppo di Lever Touch con l’impegno e la passione che solo i napoletani sanno offrire ed è per questo che ho voluto un management quasi tutto partenopeo per governare il Gruppo in tutto il mondo. Mi sento privilegiato a poter lavorare dal mio ufficio di Napoli dal quale posso estasiarmi per la straordinaria vista sul golfo e al tempo stesso concentrarmi sulle attività aziendali. Ed è per questo che mi sono sempre sentito in dovere di fare qualcosa per la mia città e in particolare per i giovani napoletani. Il nostro Gruppo oggi da lavoro a centinaia di persone, in larga maggioranza giovani. Ai ragazzi offriamo un percorso di alta formazione professionale specializzata per garantire loro un futuro lavorativo sereno. Tra le ultime iniziative intraprese, in accordo con la Direzione del Carcere Minorile di Nisida, offriamo un’opportunità di lavoro a ragazzi che, pur avendo commesso degli errori, desiderano riscattarsi. Infine, non voglio dimenticare la sponsorizzazione del Calcio Napoli, la nostra squadra del cuore, grazie alla quale ospitiamo sempre molte persone allo stadio. Siamo, quindi, perfettamente integrati nel contesto cittadino perchè noi di Lever Touch siamo riconoscenti a Napoli per la sua bellezza, i suoi colori, la sua passione, la sua generosità, tutti valori che caratterizzano anche il nostro Gruppo e che ci hanno permesso di diventare quella che siamo oggi: un bell’esempio di azienda sana che guarda al futuro con ambizione e ottimismo”.