Crisi delle Competenze IT: Cloud Computing e Cybersecurity tra le hard skills più ricercate L’attuale panorama IT è segnato da una significativa mancanza di competenze, un fenomeno che pone sfide notevoli ma apre anche opportunità di crescita e innovazione.
Questa carenza spazia attraverso molteplici aree di competenza, dalle abilità di sviluppo software e data analysis, alla cybersecurity , al
cloud computing , e oltre. Con l’accelerazione della digitalizzazione aziendale e l’espansione delle tecnologie emergenti, ladomanda per queste competenze specialistiche supera di gran lunga l’offerta disponibile.
Questo scenario impone alle aziende di ripensare le strategie di formazione, reclutamento e
sviluppo del talento, mentre gli insight sulle skills più richieste e le previsioni future possono
guidare sia i professionisti IT nella loro formazione continua sia le aziende nella
pianificazione strategica delle risorse umane.
“
Oggi la tecnologia è alla portata di tutti, siamo fruitori di tecnologie avanzate
– afferma
Lorenzo Danese
, CEO e founder di TimeFlow –
Questo fa riflettere, più avanza e più è
necessario che ci siano professionisti con competenze specifiche e adeguat
e”
Machine Learning, AI, Cloud Computing, Blockchain: le skills più richieste
dalle aziende nel futuro
Tra le
competenze che le aziende prevedono di integrare nel prossimo futuro
, è
evidente una forte inclinazione verso l’innovazione tecnologica e la sicurezza informatica. Il
Machine Learning (ML) e l’Intelligenza Artificiale (AI) guidano con il 26,19% delle preferenze,
indicando un chiaro focus sulle tecnologie avanzate capaci di trasformare i modelli di
business e i processi operativi. Questo rispecchia una tendenza globale che vede l’AI e il ML
come pilastri fondamentali dell’evoluzione tecnologica nel prossimo futuro.
“L’Intelligenza Artificiale è ormai un utility, contribuisce allo sviluppo di qualsiasi tipo di
processo aziendale
– spiega
Luca Lisci
, DSA Board Member e BAX Group Executive AI
Director –
Per riuscire a beneficiare a pieno dei vantaggi dell’AI dovremo imparare a chiedere
all’AI, capire la tecnica e farci aiutare a creare strumenti sempre più intuitivi, dobbiamo
immaginare in anticipo conseguenze, effetti a lungo periodo e implicazioni che potrà avere in
futuro
”.
Lo sviluppo software, che comprende front-end, back-end e full-stack, rappresenta il 19,05%
delle preferenze, sottolineando l’importanza continua del settore in tale ambito. La
cybersecurity segue con il 9,52%, riflettendo l’aumento della consapevolezza riguardo alla
protezione dei dati e dei sistemi informatici contro attacchi e minacce.
Le competenze in Blockchain, Business Intelligence, Cloud computing, Project
Management, DevOps e UI/UX indicano un interesse variegato che abbraccia sia le
tecnologie emergenti che quelle consolidate, fondamentali per lo sviluppo di nuovi servizi
digitali, la gestione efficace dei progetti e dei dati, nonché la rilevanza dell’esperienza utente.
Difficoltà nel valutare i talenti e mancanza di un database accessibile di ricerca
di professionisti IT: le criticità riscontrate dalle aziende nello scouting
La sfida più sentita per quanto riguarda le criticità riscontrate dalle aziende nella fase di
scouting dei talenti
riguarda il tempo e lo sforzo necessari per cercare nuovi fornitori
,
raccogliere offerte, compararle e fare una scelta. Il 46,97% dei partecipanti ha espresso che
questa attività è significativamente dispendiosa in termini di tempo, con un 37,88% che la
considera abbastanza problematica e un 9,09% molto problematica. Questo sottolinea un
forte bisogno di soluzioni che possano ottimizzare e semplificare questi processi.
Segue la
mancanza di strumenti adeguati per il monitoraggio dei fornitori,
citata dal
39,40% dei rispondenti come una preoccupazione sostanziale. Il 28,79% trova la situazione
abbastanza grave e un 10,61% la valuta molto critica, indicando la necessità di piattaforme
più efficaci che permettano un controllo più accurato e continuativo delle prestazioni e
dell’affidabilità dei fornitori.
La difficoltà nel valutare tecnicamente i fornitori
emerge come il terzo problema più
critico, con il 36,36% dei rispondenti che esprimono difficoltà in questo ambito. Una porzione
considerevole, il 33,33%, ritiene che valutare le competenze tecniche sia abbastanza
difficile, evidenziando la necessità di strumenti di valutazione più sofisticati e accessibili.
La questione dell’affidabilità dei fornitori
è anch’essa significativa, con il 31,82% che
trova problematica la mancanza di garanzie sufficienti sulla loro affidabilità. Questo
sottolinea l’importanza di meccanismi che possano rafforzare la fiducia tra le parti.
Inoltre,
la gestione manuale delle relazioni commerciali con i fornitori
, ancora
predominante secondo il 30,31% dei rispondenti, suggerisce una lacuna nell’automazione e
nella digitalizzazione dei processi, che potrebbe essere colmata per rendere le interazioni
più efficienti e meno propense agli errori.
Infine, il 27,28% dei partecipanti nota
la mancanza di un database pubblico e accessibile
per la ricerca di fornitori IT
. Anche se meno critica rispetto ad altre aree, questa
percezione indica ancora una carenza informativa che può limitare la capacità delle aziende
di fare scelte informate.
Qui il link all’osservatorio completo da poter consultare :
https://timeflow.it/risorse/guide/osservatorio-
di-timeflow-2024/