Anche quest’anno la maturità rappresenterà, per i ragazzi e le ragazze che si apprestano ad affrontare gli esami, non solo la fine di un percorso, ma l’inizio di una nuova avventura che li proietta verso il mondo dell’università o del lavoro.
È tuttavia sempre più frequente la sensazione di incertezza rispetto all’indirizzo e alla facoltà da intraprendere dopo le superiori, come è sempre più alta la possibilità di accorgersi di aver scelto un percorso non adatto alle proprie abilità e predisposizioni, causando così l’abbandono o un prolungamento dei tempi di studio: secondo un’indagine di Almalaurea, infatti, ben, il 25% degli studenti lascia l’Università dopo il primo anno.
Per superare questa incertezza e focalizzare meglio i propri interessi, sono sempre di più i diplomati che scelgono di intraprendere un’esperienza di studio all’estero, che permetta di consolidare le proprie competenze trasversali, come quelle linguistiche, ormai divenute fondamentali sia nello studio che nel lavoro.
È quanto osservato da EF Education First, che offre ai diplomandi diversi percorsi per fare un’esperienza di studio all’estero di lunga durata, in oltre 50 campus internazionali per l’apprendimento di 7 lingue. Tra queste, la più studiata è di gran lunga l’inglese. Secondo l’analisi di EF sulle destinazioni dei suoi programmi, il Regno Unito è la meta preferita, accogliendo il 32% degli studenti totali. Un primato che resiste alle complicazioni e limitazioni generate dalla Brexit, e che permette di tenere a distanza gli Stati Uniti, con un dato pari al 25%. Al terzo posto si trovano le nazioni dell’Oceania, Australia e Nuova Zelanda, che mostrano una forte capacità attrattiva con il 18%. Tra gli altri Paesi, si nota una crescita, rispetto agli anni precedenti, di Spagna e Corea del Sud (5%); quest’ultima metà sempre più richiesta dalle nuove generazioni per via delle sue influenze culturali, prima di tutte il K Pop.
E, rispetto ai benefici del percorso, EF ha rilevato, dalle testimonianze degli studenti al termine della loro esperienza, che il Gap Year si è rivelato decisivo per i ragazzi al fine di capire quale carriera intraprendere ed essere più consapevoli: il 99% dei diplomati di ritorno dal Gap Year ha dichiarato di essere più sicuro/a di sé, mentre l’85% si dichiara soddisfatto del proprio lavoro post laurea.
“Alle porte della maturità, molti ragazzi e ragazze si affacciano a una scelta importante per la loro vita, che spesso però può apparire disorientante, tra la molteplicità di indirizzi e facoltà da scegliere”, ha commentato Natalia Anguas, Amministratore Delegato di EF Italia. “Per superare questa naturale incertezza, lo studio delle lingue straniere garantisce innumerevoli vantaggi: apre la strada a un percorso universitario all’estero – aumentando notevolmente le probabilità di ammissione – rende competitivo il proprio curriculum, e dà la possibilità di mettersi in gioco in nuovi contesti culturali, scoprire nuovi interessi attraverso l’esplorazione del sé. SI tratta di un’esperienza di vita a tutto tondo, che ha un impatto diretto sulle scelte di studio e professionali”.