Secondo uno studio effettuato nel 2021 su 148 organizzazioni no profit, l’81,8% di queste è presente nei motori di ricerca, il 75,5% ha un proprio sito web e il 62,2% lo ha ottimizzato. Questi dati sono destinati a crescere grazie al progresso tecnologico e alla crescente importanza del mondo digitale nella vita di ciascuna azienda. La stessa ricerca si è concentrata anche sull’utilizzo dei social media: il canale più presente è Facebook (65,7%), seguito da Instagram (30,7%), Youtube (25,1%) e LinkedIn (14,6%), mentre il 34% delle organizzazioni intervistate dichiara di non utilizzare i social media.
Tuttavia, per portare un impatto positivo sulla società e sulle comunità, la presenza online è molto importante: non basta solamente esistere online (social network e sito), bensì è necessario presidiare i canali di interesse attivamente, utilizzando gli strumenti digitali in chiave strategica e funzionale.
In questa direzione si inserisce la collaborazione tra DigitalMakers, digital agency siciliana specializzata in growth marketing e Fondazione EOS, nata per rafforzare l’impegno sociale di Edison S.p.A., operatore leader della transizione energetica del Paese, e attiva nella promozione della crescita, dello sviluppo e dell’educazione dei ragazzi e delle ragazze dagli 11 ai 17 anni, attraverso la partecipazione culturale e la pratica sportiva.
Al fine di intercettare un’audience più ampia possibile attraverso contenuti chiari e inclusivi, Fondazione EOS ha deciso di posizionarsi online in ottica eco-sistemica: un progetto di comunicazione fondato sull’utilizzo di piattaforme interconnesse e sinergiche. Il perno dell’attività è il sito, trasformato nel contenitore principale di tutti i progetti e le campagne di sensibilizzazione della Fondazione. A esso si affiancano anche i social network, LinkedIn, Instagram, e TikTok, strumenti di amplificazione e specifici in base al target di riferimento.
Lo storytelling digitale è stato adattato alle specificità dei singoli canali e alle preferenze dei relativi pubblici, garantendo, in questo modo, un maggior coinvolgimento intorno ai contenuti della Fondazione. È stata definita una nuova content strategy incentrata su tre macro temi: l’analisi della mission, il racconto degli eventi e l’evoluzione dei progetti. Ognuno di questi format è stato costruito su un canone visuale preciso nel rispetto della visual identity del brand.
Inoltre, si è scelto di rendere protagonisti i ragazzi e le ragazze che partecipano alle attività di Fondazione EOS sul territorio nazionale attraverso l’avvio, a partire dal prossimo settembre, di un nuovo progetto, in forma sperimentale – “Redazione Social” – che coinvolgerà città come Palermo e Napoli, in cui Fondazione EOS ha già attive diverse iniziative territoriali.
In aggiunta, grazie alla collaborazione con DigitalMakers, è stata realizzata la campagna 5×1000 con un spot video che mira a raggiungere quasi 2 milioni di views una grande opportunità di crescita per la Fondazione con il fine di coinvolgere l’audience a contribuire concretamente al futuro delle giovani generazioni, aiutando la Fondazione stessa a realizzare progetti di innovazione sociale, sportiva e culturale.
Grazie a questi interventi, la fanbase di Eos è cresciuta organicamente di oltre il 60% da inizio 2023 a oggi e il 40% è concentrata nella fascia di età under 35. I contenuti dei canali sono stati visualizzati da oltre 6 milioni di persone.
“Con la Fondazione EOS è stato fatto un esercizio di personificazione: si è scelto di darle i connotati narrativi di un fratello maggiore, di un amico più maturo, ovvero di una figura rassicurante e autorevole, ma allo stesso tempo con un tono di voce comprensibile e intriso di contemporaneità – commenta Francesco Anzelmo, CEO e founder di DigitalMakers – Il re-design dell’ecosistema comunicativo ha riguardato non solo il wording e lo storytelling testuale della comunicazione, ma anche il visual, integrandolo con infografiche, fotografie e headline evidenti e di impatto.”
“L’approccio eco-sistemico disegnato in questi anni grazie a Digital Makers ci è sembrato fin da subito il più adatto a rispondere alla nostra esigenza di comunicare una giovane e complessa realtà come la nostra. L’utilizzo di canali diversi ma interconnessi e sinergici ci consente di raccontare quello che siamo e ciò che facciamo a un pubblico molto differenziato e intergenerazionale. Tale modus operandi è, tra le altre cose, in perfetta sintonia con il nostro obiettivo di avvicinare il pubblico giovane, aprire un dialogo diretto con i ragazzi e le ragazze stimolando la loro partecipazione, anche grazie ai canali di comunicazione digitale” conclude Lisa Beo, Responsabile Communication & External Relations di Fondazione EOS Edison Orizzonte Sociale ETS.