Utilizzare motori di ricerca per fare acquisti, leggere articoli, trovare consigli o accedere a una vasta gamma di informazioni è ormai una pratica comune per molti. Nell’era digitale, questa azione è diventata essenziale, al punto che sarebbe difficile per molti immaginare di farne a meno. Di conseguenza, per chi offre prodotti o servizi, garantire la propria visibilità online è diventato cruciale per attirare e mantenere clienti.
A questo proposito, applicare in maniera puntuale strategie di SEO (Search Engine Optimization) è sempre stata la strada più percorsa. Composta da un insieme di processi che aiutano i siti web a posizionarsi quanto più in alto possibile nei risultati dei motori di ricerca, la SEO si discosta dai modelli della pubblicità a pagamento poiché presuppone un posizionamento organico. Facile intuirne, dunque, il potenziale: se usata in maniera efficace, la SEO può essere una ricca fonte di visite per un sito web, poiché ne migliora la visibilità e attira traffico grazie ad una selezione di accorgimenti strategici, sviluppati per far fronte al continuo cambio di algoritmo di ricerca di Google.
Se però la SEO, da una parte, risulta sbilanciata in favore del sito web, cercando di indirizzare quanto più traffico di utenti al suo interno, dall’altra trascura il reale benessere dello user e quello che accade nel momento in cui finalmente clicca sul link e accede alla pagina: sentirà di essere nel posto giusto? Troverà le condizioni che lo invoglieranno a restare e compiere una serie di azioni, o l’istinto sarà quello di uscire immediatamente?
L’esperienza di navigazione sarà utile per raggiungere il suo scopo? Ed è qui che entra in gioco una nuova visione olistica di marketing digitale, che si propone come un’alternativa più evoluta rispetto alla SEO: la SXO, ossia Search Experience Optimization, pone infatti l’accento sull’esperienza complessiva dell’utente durante la ricerca e l’interazione con il contenuto online. Mentre la SEO tradizionale si concentra su tecniche per migliorare la visibilità e il posizionamento di un sito web nei risultati dei motori di ricerca, la SXO estende questo concetto includendo altri elementi quali l’usabilità del sito, la qualità del contenuto e l’interazione utente.
Elementi chiave dell’approccio SXO e come viene applicata nel panorama italiano.
Altamente innovativa e orientata alla User Experience, la SXO è ancora poco conosciuta in Italia. Pioniera di questa metodologia è Lotrèk, agenzia nativa digitale con doppia sede a Milano e Pistoia fondata nel 2015, che costituisce una delle pochissime realtà del panorama italiano a farne uso e che l’ha già implementata in diverse strategie che le hanno fatto raggiungere risultati di successo nel corso del tempo.
“Architettura dell’informazione e mappatura dei contenuti sono per noi un primo passo essenziale per la realizzazione di progetti web, strutturiamo e organizziamo i contenuti in base a quello che gli utenti cercano in vari momenti della loro ricerca, quindi è un progetto che parte a valle per arrivare a monte e non il contrario, come solitamente avviene. Fornendo un’esperienza utente superiore, i siti tendono a vedere tempi di permanenza più lunghi, e soprattutto tassi di conversione migliori”, spiega Matteo Banchelli, Design Director di Lotrèk. “Google premia i siti che offrono esperienze di qualità agli utenti, rendendo dunque la SXO cruciale per una strategia di successo”, conclude Banchelli.
Esempi concreti dell’efficacia di una strategia SXO ideata da Lotrèk, sono dati da una serie di casi di successo che hanno coinvolto alcuni loro clienti, determinati a voler far crescere i propri progetti legati al settore pharma, la cui comunicazione è da sempre vincolata a una serie di normative strette pensate per tutelare i consumatori. Tra questi, spiccano i casi di Resvis (Alfasigma) che, rispetto all’anno precedente, nel 2023 ha registrato una crescita del 160% del proprio traffico organico, un aumento del 200% nelle keyword in top 10, un +42% nell’Authority score e un tempo di permanenza media aumentato di oltre il 300%, e del medicinale Daflon (Servier), che sulla medesima base temporale ha guadagnato una crescita del 363% del suo traffico organico, un aumento del 100% nelle sue keyword in top 10 e un +464 nei backlink generati organicamente.
Ingredienti indispensabili per queste crescite di successo sono stati, per Lotrèk, la qualità dei contenuti proposti dal brand, pertinenti, utili e di alto livello, volti a soddisfare le intenzioni di ricerca degli utenti e in grado di coinvolgerli e guidarli verso il raggiungimento dello scopo; l’Intenzione di Ricerca, ossia una mappatura dei contenuti alle diverse fasi del viaggio dell’utente o del funnel di marketing; il Feedback utente, che incoraggia le interazioni con il brand per migliorare ulteriormente l’esperienza sul sito e aumenta in modo costante e iterativo l’engagement; l’Interazione immersiva, che stimola il coinvolgimento utente e la permanenza attraverso interazioni e funzionalità innovative volte a fornire un sempre migliore e consistente livello di servizio e, infine, l’Ottimizzazione Tecnica, che garantisce che il sito sia tecnicamente ottimizzato per i motori di ricerca.
“L’obiettivo principale di un approccio SXO è districare la complessità del Web, creando un percorso guidato, dal bisogno alla soluzione. In Lotrèk, lavoriamo al fianco dei nostri clienti per mettere a punto una strategia integrata in grado di creare un valore socio- culturale tangibile, che miri a comprendere cosa cercano gli utenti e perché, al fine di poter offrire risposte e soluzioni precise attraverso il contenuto di un sito. Concentrandoci sull’UX, garantiamo che i contenuti siano non solo trovati, ma anche apprezzati e utili per l’utente”, afferma Alessio Marchese, Performance Marketing Director di Lotrèk, che prosegue “Partendo da un’opportunità ben definita, supportata da un’approfondita analisi tecnica, in Lotrèk mettiamo a punto una strategia personalizzata e lavoriamo poi sul design dell’esperienza. Tutto questo fa parte di un approccio SXO tramite il quale . Adottando un approccio SXO, ambiamo a offrire valore agli utenti in ogni punto di contatto con il brand online, ottimizzando contemporaneamente le performance sui motori di ricerca e soddisfando le esigenze informative e di fruizione degli utenti, contribuendo così a creare un legame di fiducia autentico verso il marchio.