La Commissione europea ha avviato un procedimento formale per valutare se Meta, fornitore di Facebook e Instagram, potrebbe aver violato il Digital Services Act. Le presunte violazioni riguardano le politiche e le pratiche di Meta relative alla pubblicita’ ingannevole e ai contenuti politici sui suoi servizi. L’avvio del procedimento, indica la Commissione, si basa su un’analisi preliminare del rapporto di valutazione del rischio inviato da Meta nel settembre 2023, delle risposte di Meta alle richieste formali di informazioni della Commissione (su contenuti illegali e disinformazione, accesso ai dati, adesione alla politica no-ads e IA generativa). I procedimenti attuali si concentreranno su vari aspetti. La Commissione sospetta che Meta non rispetti gli obblighi relativi alla lotta alla diffusione di pubblicita’ ingannevoli, campagne di disinformazione e comportamenti coordinati non autentici. Inoltre sospetta che la politica di Meta legata all'”approccio del contenuto politico”, che retrocede i contenuti politici nei sistemi di raccomandazione di Instagram e Facebook, compresi i loro ‘feed’, non sia conforme agli obblighi della legge Ue. L’indagine si concentrera’ sulla compatibilita’ di questa politica con gli obblighi di trasparenza e di ricorso degli utenti, nonche’ sui requisiti per valutare e mitigare i rischi per il discorso civico e i processi elettorali.
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