Con una crescita di oltre il 10% rispetto all’anno precedente, il settore del Banqueting & Catering ha raggiunto traguardi significativi nel corso del 2023, quando il fatturato generale (somministrazione, servizi di logistica e allestimento) ha superato i 2,2 miliardi di euro, grazie a una rinnovata voglia di grandi eventi e cerimonie. Un vero e proprio boom per un comparto che coinvolge più di 14.000 persone a tempo indeterminato e un numero maggiore di 100.000 addetti durante i periodi di maggiore attività.
Sono queste le principali evidenze emerse in occasione dell’Assemblea annuale dell’Associazione Nazionale Banqueting & Catering (ANBC) dal titolo “R-Evolution: Aree di intervento e nuove prospettive per il settore banqueting e catering”, che si è svolta oggi presso la Sala Abbascià di FIPE Confcommercio.
Tra le principali sfide evidenziate durante l’assemblea ANBC, quella dell’importanza delle modifiche al CCNL e la necessità di contrastare qualsiasi forma di “dumping contrattuale”. ANBC sta lavorando per integrare nel Contratto Nazionale una maggiore regolamentazione e riconoscimento delle professioni e competenze specifiche del settore. Altresì, si è evidenziata l’importanza del manifesto “La Responsabilità delle Scelte”, condiviso con FIPE, Federcongressi e ADSI, con il quale ANBC ribadisce il valore imprescindibile della legalità e la lotta alla concorrenza sleale.
Altro aspetto importante evidenziato è stato quello della sostenibilità, tema che vede l’Associazione impegnata attivamente nella sensibilizzazione di tutti gli associati verso l’adozione di pratiche più consapevoli e virtuose a favore del pianeta e dei suoi abitanti.
“Lavoro, sostenibilità, formazione e legalità sono le principali direttrici su cui concentrare il nostro impegno per continuare a evolvere e crescere. Attraversiamo un momento cruciale per la legittimazione del nostro settore”, afferma Paolo Capurro, Presidente di ANBC. “Guardando al 2024, prevediamo una conferma del trend positivo, sostenuta dalla riduzione dell’inflazione e dalla stabilizzazione dei costi energetici. Il coinvolgimento nel processo del rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro – ha continuato Capurro – segna un momento significativo per noi: da essere invisibili, adesso siamo seduti al tavolo delle trattative. Auspichiamo ora un maggiore riconoscimento dell’identità della nostra categoria rispetto agli altri segmenti della ristorazione, ma anche dell’Associazione, al fine di rappresentare legittimamente le esigenze e aspirazioni dei nostri associati.”