Un settore in rapida evoluzione, soprattutto grazie all’apporto fornito dalle nuove tecnologie digitali, prima tra tutte l’intelligenza artificiale (AI).
L’education del post pandemia è un luogo di sperimentazione, con nuove soluzioni dedicate alla formazione e all’apprendimento. Un ruolo importante è ricoperto dall’AI generativa, alla base del celebre modello ChatGPT. Eppure, si tratta solo di una delle possibili applicazioni della tecnologia in questo campo. Con l’AI predittiva enti e aziende del settore possono personalizzare il rapporto con gli studenti, creando una relazione stabile e duratura.
Lo dimostra il caso di studio proposto daTraction, secondo cui l’utilizzo di tecniche avanzate di analisi predittiva per un proprio cliente operante nell’e-learning ha inciso in breve tempo su numero e soddisfazione degli studenti. La martech company, in particolare, ha registrato in soli quattro mesi una crescita sostanziale in termini di acquisition, o acquisizione di nuovi iscritti, engagement, o partecipazione degli studenti, e retention, o conservazione degli iscritti.
Il progetto è stato realizzato tramite la piattaforma proprietaria di CRM con intelligenza artificiale AutoCust.
AI per migliorare l’acquisition
Il basso tasso di iscrizione è tra i problemi principali riscontrati dagli operatori del settore, che si trovano a dover far fronte a una concorrenza sempre più forte. L’utilizzo dell’AI predittiva ha portato nel caso analizzato a un incremento del 23% del tasso di conversione, misurabile in moduli di iscrizione completati. Scende in modo speculare anche il costo per acquisizione, ossia il costo sostenuto dall’azienda per ogni nuovo iscritto.
Un risultato importante, determinato dalla possibilità offerta dalla tecnologia di prevedere il reale interesse da parte dell’utente. L’AI predittiva monitora migliaia di sessioni sul sito e genera modelli di comportamento perfettamente tracciati. Nel caso in cui lo ritenga efficace, attiva promozioni in grado di fornire la giusta motivazione a completare l’acquisto.
Il tutto in sessione, ossia prima che avvenga un eventuale abbandono, e in modo completamente automatizzato.
AI per migliorare l’engagement
Un ridotto coinvolgimento degli studenti corrisponde a un’alta probabilità che il percorso formativo si interrompa, a svantaggio degli operatori del settore e degli studenti stessi.
Grazie all’AI predittiva è possibile oggi associare ogni studente a un modello di comportamento. Le lezioni seguite, il materiale visionato e gli esercizi svolti sono solo alcuni degli indicatori presi in considerazione. La tecnologia interviene quando è evidente un calo di partecipazione, con azioni mirate come l’invio di contenuti personalizzati.
L’introduzione nella piattaforma della tecnologia ha portato in questo caso a una crescita del 32% del tasso di completamento dei corsi, ossia la percentuale di corsi completati rispetto a quelli iniziati. Un dato importante, poiché misura l’allineamento con le aspettative e le esigenze degli studenti. Sale poi del 9% la valutazione media ottenuta dagli studenti, a riprova di una migliore assimilazione.
AI per migliorare la retention
Uno studente soddisfatto è uno studente che molto probabilmente non abbandonerà il servizio che sta utilizzando, e incline a rilasciare una recensione positiva. Nel caso proposto, l’AI predittiva è riuscita a ridurre di sei punti in percentuale il tasso di abbandono degli studenti, portandolo a un totale del 9% contro un precedente 15%. Segno più per le recensioni positive, salite del 25%.
Ancora una volta, è l’analisi dei dati comportamentali degli studenti ad aprire una serie di opportunità, mostrando eventuali segnali di un possibile abbandono. Individuate le criticità, il sistema è pronto a porre rimedio, con l’offerta di risorse supplementari, sessioni di tutoraggio online e consulenze da parte dei docenti.
Grazie a un approccio personalizzato, gli studenti a rischio abbandono si sentono supportati e coinvolti nel processo di apprendimento. La tecnologia rileva costantemente i risultati ottenuti e adatta dinamicamente le strategie di intervento.
La sfida dell’education
Un’opportunità senza precedenti, determinata da una tecnologia in grado di adattarsi a contesti diversi con prestazioni sempre elevate.
“Con l’intelligenza artificiale – ha spiegato il CEO di Traction Pier Francesco Geraci – siamo oggi in grado di ottenere previsioni corrette nell’82% dei casi. Nel campo dell’education, questo si traduce non solo in un miglior risultato da parte di enti e aziende del settore, ma anche in un maggior successo degli studenti, compresi e seguiti in tutto il loro percorso di studio”.
La trasformazione è in corso, e l’intelligenza artificiale ne è al centro. Per l’education, una grande sfida, ma anche un’inedita possibilità di crescita.