Consiglio Ue e negoziatori del Parlamento europeo hanno concordato provvisoriamente due regolamenti che disciplinano la raccolta e l’utilizzo dei dati dei passeggeri aerei per la gestione delle frontiere e l’applicazione della legge. In tal modo si migliorera’ la gestione dei dati Api (advance passenger information) per eseguire controlli sui passeggeri prima del loro arrivo alle frontiere esterne della Ue, ma anche per i voli intra-Ue nella lotta al terrorismo e alle forme gravi di criminalita’. Sara’ rafforzata la lotta contro le forme gravi di criminalita’ e il terrorismo all’interno della Ue integrando il trattamento dei dati del codice di prenotazione.
Le informazioni anticipate sui passeggeri contengono i dettagli identificativi del documento di viaggio e le informazioni di base del volo e verranno trasmesse prima e dopo il decollo alle autorita’ del luogo di arrivo. I due regolamenti stabiliscono quali dati i vettori aerei devono raccogliere e trasferire. Si tratta di un elenco chiuso di informazioni sul viaggiatore come nome, data di nascita, nazionalita’, tipo e numero del documento di viaggio, informazioni sui posti a sedere e informazioni sul bagaglio. Inoltre, i vettori aerei saranno obbligati a raccogliere alcune informazioni sul volo, ad esempio il numero di identificazione del volo, il codice dell’aeroporto e l’orario di partenza e di arrivo. La raccolta e la trasmissione dei dati riguardano in linea di principio solo i voli in partenza dall’esterno della Ue.
Tuttavia, gli stati membri possono decidere di includere i voli intra-Us. Tale decisione dipendera’ da esigenze specifiche delle forze dell’ordine, come una minaccia terroristica, e in assenza di tale minaccia dovra’ essere supportata da una valutazione del rischio adeguatamente motivata.
Le forze dell’ordine potranno combinare i dati Api dei viaggiatori e i dati dei passeggeri (Pnr). Quest’ultimo e’ un insieme piu’ ampio di dati di prenotazione dei passeggeri aerei e contiene dettagli sull’itinerario di un passeggero e informazioni sul processo di prenotazione del volo. Se utilizzati insieme, Api e Pnr sono particolarmente efficaci per identificare i viaggiatori ad alto rischio e per confermare il modello di viaggio delle persone sospette.
Anche le autorita’ di frontiera trarranno vantaggio dalle nuove regole: avendo una visione piu’ completa dei viaggiatori in arrivo negli aeroporti potranno effettuare controlli preliminari prima dell’atterraggio, archiviare i dati piu’ a lungo di quanto previsto oggi per eseguire i controlli necessari e, di conseguenza, gestire i controlli di frontiera in modo piu’ efficiente .
Le compagnie aeree dovranno raccogliere i dati Api contenuti nei documenti di viaggio con mezzi automatizzati (ad esempio tramite la scansione di passaporti a lettura ottica). Solo se la raccolta automatizzata dei dati del viaggiatore non e’ possibile per motivi tecnici, il vettore aereo puo’ raccogliere i dati manualmente (nell’ambito del check-in online o del check-in in aeroporto). La possibilita’ di fornire manualmente i dati durante il check-in online rimarra’ comunque disponibile per un periodo transitorio di 2 anni. I vettori aerei metteranno in atto meccanismi di verifica per garantire l’accuratezza dei dati.
Per semplificare la trasmissione dei dati ci sara’ un router centrale. sviluppato da un’agenzia europea che ricevera’ i dati raccolti dai vettori aerei e poi li trasmettera’ alle competenti autorita’ di gestione delle frontiere e di polizia.
L’accordo raggiunto oggi dovra’ essere confermato dai rappresentanti degli stati membri (Coreper) prima dell’adozione formale al Parlamento europeo e al Consiglio.