di Maurizio Pimpinella
Quando l’euro digitale sarà introdotto, dovrà essere semplice da usare, sicuro e capace di tutelare la privacy, un aspetto che i consumatori considerano particolarmente rilevante. Lo ha affermato Fabio Panetta, Governatore della Banca d’Italia, intervenendo a una tavola rotonda durante una conferenza internazionale tenutasi a Riga in occasione del 25° anniversario dell’euro. Panetta ha evidenziato che nei lavori preparatori del progetto si è dato grande rilievo alla protezione dei dati personali, poiché i cittadini europei vogliono avere la certezza che le loro informazioni sensibili siano al sicuro. La proposta della Commissione Europea, ha spiegato, prevede che gli operatori dell’euro digitale non potranno accedere ai dati personali degli utenti, né avranno la possibilità tecnica di farlo: il sistema di crittografia infatti impedirà di conoscere l’identità del pagatore e il motivo della transazione.
Panetta ha poi ricordato che, sebbene l’euro digitale presenti numerose funzionalità, le priorità restano l’usabilità, la sicurezza e la riservatezza. Infine, con tono scherzoso, ha corretto l’intervistatore che lo aveva definito il “padre dell’euro digitale”, rispondendo che, al massimo, potrebbe essere considerato il “nonno”, dato che ora ha assunto il ruolo di Governatore della Banca d’Italia e ha lasciato il progetto in altre mani.