È online la relazioni realizzata dalla Comunità di Pratica dei Responsabili della prevenzione della corruzione e trasparenza (RPCT) in collaborazione con l’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia, sui fattori che abilitano i doveri di comunicazione di operazioni sospette da parte delle PA nell’ambito delle attività antiriciclaggio.
La relazione, dal titolo “I doveri antiriciclaggio della PA. Un’analisi empirica dei fattori abilitanti svolta nell’ambito della Comunità di pratica dei RPCT”, rappresenta l’esito di una serie di interviste svoltesi tra la primavera e autunno 2023 dirette a verificare, nelle singole amministrazioni, la presenza di particolari fattori che rendono possibili le segnalazioni. Le informazioni raccolte negli incontri, aggregate in forma anonima hanno perseguito l’obiettivo di delineare, in termini più sistemici, un “modello” di collaborazione attiva antiriciclaggio che possa essere proposto a un più ampio numero di enti del comparto pubblico, come “buona pratica”.
All’interno della Comunità di pratica dei RPCT, è stato creato un gruppo di lavoro dedicato al tema dell’antiriciclaggio, composto da UIF, SNA e Task Force OGP-DFP allo scopo di favorire un’integrazione tra anticorruzione e antiriciclaggio e di individuare specifiche buone pratiche.