L’accordo politico preliminare sull’AI Act, raggiunto questa notte nel trilogo a Bruxelles, rappresenta un passo significativo per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale nella UE ed in Italia. Da quando è entrato in carica, il governo Meloni ha contribuito in modo significativo a questo processo legislativo, sostenendo un approccio basato su di una visione umanocentrica dell’IA che dia impulso allo sviluppo delle nuove tecnologie, ponendo l’Europa al centro della trasformazione digitale globale nel rispetto delle prerogative che il trattato UE riserva agli Stati membri. L’accordo politico preliminare dovrà ora essere sottoposto all’esame dei governi europei che ne valuteranno i dettagli in vista dell’approvazione finale da parte del Consiglio. L’Italia ribadirà la necessità di un quadro normativo semplice e chiaro, che rispecchi un equilibrio tra progresso tecnologico e salvaguardia dei principi etici costituzionalmente orientati e dei diritti dei cittadini, in grado di supportare adeguatamente lo sviluppo del mercato e della tecnologia, in perenne evoluzione. Il Governo auspica che la futura legislazione possa favorire un’innovazione responsabile e sostenibile, promuovendo sviluppo ed investimenti da parte delle imprese nazionali ed europee, nel rispetto dei diritti dei cittadini e delle prerogative degli Stati membri a salvaguardia dell’interesse nazionale.
Lo dichiarano in una nota congiunta il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica, Alessio Butti, e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.