Orazio Granato: «C’è la consapevolezza di Organi ed Istituzioni e l’apertura al settore da parte di alcune grandi Corporate e Istituti di Credito»
Il mercato delle criptovalute ha vissuto una frenetica corsa al rialzo, con il Bitcoin che ha superato la soglia dei 41.000 dollari, segnando un aumento di oltre il 5%. Questo significativo balzo segue un periodo di crescente fiducia degli investitori, alimentato da diversi fattori chiave.
In primo luogo, questi ultimi stanno reagendo alle prospettive di tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. La convinzione che la Fed abbia completato gli aumenti dei costi del denaro, dato il mitigarsi dell’inflazione, ha spinto gli operatori a concentrarsi sul probabile taglio dei tassi di prestito di riferimento nel corso dell’anno successivo. Questo cambio di atteggiamento ha innescato un rally sia nei mercati globali che nel settore delle criptovalute.
La notizia dell’incontro tra funzionari della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti e rappresentanti di importanti attori finanziari come Grayscale, BlackRock e Nasdaq ha anche contribuito a sollevare l’umore del mercato. L’incontro ha riguardato la possibile conversione del Grayscale Bitcoin Trust in un Exchange-Traded Fund (Etf). La Sec, che aveva precedentemente bloccato questa mossa, sembra ora più aperta all’idea, dopo che Grayscale ha contestato la decisione in tribunale e ha ottenuto una vittoria. Questo ha alimentato le speranze degli investitori di una futura approvazione di un Etf Bitcoin.
Le aspettative di una fine alle strette monetarie negli Stati Uniti e la prospettiva di approvare il primo strumento di investimento in criptovalute hanno contribuito ulteriormente a far decollare il prezzo del Bitcoin. Nonostante le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che ha affermato che la politica monetaria potrebbe essere inasprita ulteriormente se necessario, il mercato sembra interpretare tali commenti in un contesto di moderazione.
«Non possiamo più far finta di niente. Da un lato vi è la consapevolezza di Organi ed Istituzioni e l’apertura al settore da parte di alcune grandi Corporate (es. Ferrari) e Istituti di Credito, dall’altro nuovi target sempre più intenti a sperimentare il pagamento con moneta virtuale e ad avere un proprio wallet digitale – commenta Orazio Granato, Ceo di A-Tono, azienda indipendente che opera nel settore della comunicazione elettronica, dei pagamenti digitali, dello sviluppo di prodotti, servizi digitali e digital branding – La nostra missione è proprio quella di rendere il pagamento un momento di creazione del valore, attraverso l’interazione e la conoscenza di questi target, che poi sono i nostri customer o quelli dei nostri clienti. E riteniamo quindi che offrire una nuova opportunità, completando il customer journey, può essere strategico per le aziende».
Il Bitcoin ha registrato un notevole rally nelle ultime ore, segnando un aumento significativo rispetto alle performance degli ultimi mesi. Tuttavia, gli investitori sono consapevoli della volatilità delle criptovalute e monitorano attentamente gli sviluppi che potrebbero influenzare il mercato, sia a livello normativo che macroeconomico. La corsa al rialzo del Bitcoin si sviluppa in un contesto di crescente interesse e accettazione delle criptovalute come classe di asset legittima, anche nei confronti degli investitori tradizionali.
«Con Affidaty, partner con competenze verticali in architetture blockchain, ecosistemi Web 3.0 e sistemi finanziari, abbiamo sviluppato una prima soluzione integrata che consente ai merchant di accettare pagamenti in moneta elettronica e in moneta virtuale – prosegue Orazio Granato – Molta attenzione è stata posta sulla conformità normativa con le regole imposte dalla certificazione PCI/DSS, obbligatoria nelle app di pagamento, per garantire l’isolamento completo dei dati della carta e della transazione nella componente hardware e software omologata del terminale, il quale tratta l’operazione di incasso in Euro secondo i vincoli e i protocolli di sicurezza previsti dagli standard. È un primo passo significativo, e siamo orgogliosi sia 100% made in Italy, ma gli ottimi riscontri ottenuti all’ultimo Salone dei Pagamenti ci dicono che nel 2024, saranno diverse le aziende che intraprenderanno questo nuovo percorso».