Revolut ha nominato Victor Stinga, dipendente di lunga data, come direttore finanziario ad interim, secondo quanto riferito da persone a conoscenza della questione.
Secondo quanto risulta a Sifted, Stinga è stato nominato a maggio, subito dopo le dimissioni dell’ex CFO Mikko Salovaraa per “motivi personali”.
La ricerca di un CFO di gruppo permanente è ancora in corso e la società e il consiglio di amministrazione stanno valutando diversi candidati esterni e interni, uno dei quali è Stinga, secondo quanto risulta a Sifted.
In qualità di CFO ad interim, Stinga è incaricato di firmare i prossimi conti di Revolut per l’esercizio finanziario 2022, dopo che la società ha subito una proroga dei termini di presentazione per il secondo anno consecutivo.
Il ritardo è dovuto a un effetto a catena sulla tempistica di revisione contabile del 2022, dopo che i revisori hanno scoperto di non essere “in grado di soddisfare la completezza” di 477 milioni di sterline dei 636 milioni di sterline di ricavi della neobanca nel 2021, e che i riferimenti a tali ricavi “potrebbero essere materialmente errati”.
A quanto risulta a Sifted, la pubblicazione di una serie pulita di risultati finanziari per il 2022 è fondamentale per il processo di approvazione della licenza di Revolut, che è in corso e deve essere deciso dalla Prudential Regulation Authority (PRA) della Banca d’Inghilterra.
Un protetto di Revolut
Stinga, che ha trent’anni e risiede a Londra, è entrato a far parte di Revolut quasi sei anni fa come membro dell’ufficio del CEO Nik Storonsky, un ruolo che l’azienda chiama internamente “founder associates”.
Stinga si è guadagnato la reputazione di “incredibilmente intelligente, super lavoratore e risolutore di problemi in tutta l’azienda”, spiega a Sifted una fonte vicina alla società.
Tre anni dopo essere entrato a far parte di Revolut nel 2018, Stinga ha scalato i ranghi fino a diventare responsabile della finanza e della strategia nel team di pianificazione e analisi finanziaria di Revolut.
Nel 2021 ha guidato il processo di raccolta fondi per il round di finanziamento della Serie E da 800 milioni di dollari guidato da Softbank e Tiger, secondo quanto risulta a Sifted.
All’inizio di quest’anno è stato anche selezionato come uno dei 24 “partner” dell’azienda, un riconoscimento interno del suo contributo alla società.
Prima di entrare in Revolut, Stinga aveva alle spalle tre anni di esperienza professionale: due anni come consulente presso Capgemini e poco meno di un anno come analista presso Amazon.
L’annuncio arriva una settimana dopo che la neobanca ha annunciato di aver assunto Francesca Carlesi, ex cofondatrice e CEO della fintech di prestiti ipotecari Molo, come CEO di Revolut NewCo, l’entità che la fintech ha utilizzato per richiedere la tanto attesa licenza bancaria per il Regno Unito.