La Commissione europea ha annunciato l’apertura di un’indagine sul rivenditore online cinese AliExpress in merito alla presunta distribuzione di prodotti contraffatti, tra cui farmaci falsi. L’esecutivo di Bruxelles ha spiegato di aver inviato a questa filiale del gigante cinese Alibaba una richiesta formale di informazioni. L’azienda sarà ora tenuta a fornire in fretta informazioni dettagliate sulle misure adottate per proteggere i consumatori in conformità con la nuova legislazione europea sui servizi digitali (Dsa), entrata in vigore alla fine di agosto.
A ottobre, Bruxelles aveva già avviato tre indagini sui social network TikTok, X (ex Twitter) e il gruppo Meta (Facebook, Instagram), chiedendo dettagli sulle misure che stavano attuando per prevenire la diffusione di “false informazioni” e di immagini e commenti violenti dopo gli attacchi di Hamas a Israele. L’indagine annunciata oggi è invece la prima che prende di mira il commercio elettronico ai sensi del regolamento Dsa. “La legge sui servizi digitali non riguarda solo i discorsi d’odio, la disinformazione e il cyberbullismo. Serve anche a garantire la rimozione dei prodotti illegali o non sicuri venduti nell’Ue attraverso le piattaforme di e-commerce, compreso il crescente numero di farmaci e medicinali falsi e potenzialmente pericolosi per la vita venduti online”, ha spiegato il commissario al Mercato interno, Thierry Breton.
La richiesta di informazioni inviata ad AliExpress non costituisce, per il momento, un’accusa. Ma è il primo passo di una procedura che potrebbe portare a pesanti sanzioni finanziarie in caso di accertate e prolungate violazioni delle norme. In casi estremi, le multe possono raggiungere il 6% del fatturato mondiale del gruppo. AliExpress dovrà fornire le informazioni richieste dalla Commissione entro il 27 novembre 2023. “Sulla base della valutazione delle risposte, la Commissione stabilirà i passi successivi”, si legge in una nota dell’esecutivo comunitario. Dalla fine di agosto, la Dsa ha imposto regole più severe a 19 grandi operatori di Internet, tra cui X, Facebook, Instagram e TikTok, oltre ai giganti della vendita al dettaglio online Amazon e Alibaba. Queste regole includono l’obbligo di agire “tempestivamente” per rimuovere qualsiasi contenuto illegale o renderne impossibile l’accesso non appena la piattaforma ne viene a conoscenza.