I consumatori – spiega la nota dell’Antitrust – hanno lamentato che la comunicazione arrivata dal gruppo Intesa “senza alcuna particolare evidenza” non ha permesso ai correntisti di avere “piena contezza del trasferimento del proprio conto presso un altro operatore” e in molti casi di venirne a conoscenza “soltanto dopo la data ultima fissata da Intesa Sanpaolo per poter esprimere il proprio diniego al passaggio”. La stessa facolta’ di opporsi al trasferimento, continua l’Agcm, risulta “non esser stata indicata con sufficiente chiarezza”.
Il passaggio al nuovo operatore bancario inoltre “comporterebbe importanti modifiche delle condizioni contrattuali in essere con Intesa Sanpaolo e delle modalita’ di fruizione del servizio”: non ci saranno innanzi tutto sportelli fisici cui rivolgersi, essendo un operatore completamente digitale con cui si potra’ interagire soltanto attraverso smartphone e non anche tramite browser del proprio personal computer come invece avveniva con Intesa Sanpaolo, e mancheranno alcune funzionalita’ e servizi (ad esempio, le cosiddette carte virtuali) presenti in Intesa Sanpaolo e assenti in Isybank. Secondo l’Autorita’ questo “comporterebbe, almeno per alcuni correntisti, un aumento dei costi di tenuta del conto”.