di Pierfrancesco Malu
Ampliare l’accesso ai vantaggi offerti dalle tecnologie digitali anche ai pagamenti internazionali potrebbe portare notevoli benefici a imprese e famiglie, in particolare nei Paesi emergenti e in via di sviluppo. Lo afferma Fabio Panetta in un post pubblicato sul blog della Banca Centrale Europea, alla vigilia del suo insediamento come nuovo governatore della Banca d’Italia, subentrando a Ignazio Visco.
Panetta sottolinea come negli ultimi decenni i pagamenti transfrontalieri siano cresciuti in maniera significativa a livello globale, spinti dalla globalizzazione del commercio, dai movimenti di capitale e dai flussi migratori. Le previsioni indicano che questi pagamenti continueranno a crescere rapidamente, passando da 190 mila miliardi di dollari nel 2023 a 290 mila miliardi entro il 2030.
Tuttavia, nonostante l’aumento, i trasferimenti internazionali restano costosi e lenti, soprattutto per gli utenti più vulnerabili. Mentre i pagamenti all’interno dei singoli Paesi stanno diventando sempre più rapidi e digitalizzati, quelli oltre confine non riescono ancora a sfruttare appieno il potenziale delle tecnologie moderne. Attualmente, le commissioni medie si attestano sull’1,5% per le aziende e sul 6,3% per le rimesse degli emigranti, con tempi di ricezione che possono richiedere diversi giorni.
Per affrontare queste inefficienze, Panetta evidenzia l’importanza di rafforzare la cooperazione internazionale e di esplorare nuove soluzioni tecnologiche condivise. In questa direzione, ricopre un ruolo centrale la Roadmap for Enhancing Cross-Border Payments del G20, coordinata dal Financial Stability Board, insieme al Committee on Payments and Market Infrastructures della Banca dei regolamenti internazionali e ad altri partner come il BIS Innovation Hub, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale.