Un’uscita con gli amici, una cena a lume di candela, una passeggiata al mare: ecco che si attiva automaticamente l’istinto di prendere lo smartphone e scattare una foto del momento che si sta vivendo per immortalarlo. Nella nostra epoca digitale, i nostri smartphone ed i profili social infatti rappresentano l’archivio dei nostri momenti più belli che se non fossero stati fermati in quel “click” sarebbero andati del tutto persi o avrebbero rischiato di
trasformarsi in ricordi sempre più labili, sbiaditi, finendo nel dimenticatoio.
In realtà, da un recente studio è emerso che più si scattano le foto, meno possibilità abbiamo di ricordare quel momento: è come se, distratti dall’azione di dover fare lo scatto perfetto, si dimenticasse più facilmente ciò che viene ripreso. La generazione attuale è quella più fotografata e filmata di sempre, ma rischia di rimanere senza ricordi tangibili perché spesso i nostri scatti fotografici più importanti restano disponibili solo sui nostri dispositivi digitali.
Preservare e rendere ‘tangibili’ i ricordi attraverso la stampa delle immagini sui social è la mission di PastBook, startup che consente di raccogliere foto da qualsiasi luogo e creare, condividere e stampare album in pochi secondi. E’ in grado di comporre gli album raccogliendo le foto dal rullino fotografico, tramite app mobile, o dalle librerie di Facebook e Instagram.
Oggi l’azienda con sede centrale ad Amsterdam, fattura oltre 20milioni di euro e conta oltre 35 dipendenti e collaboratori che lavorano da tutto il mondo, tra cui Olanda, America, Lituania, Sri Lanka e India, oltre 70 milioni di libri creati e più di un milione di clienti attivi su oltre 130 paesi.
L’IA che fa rivivere i ricordi e le istantanee di vita
Creare un “libro dei ricordi” è semplice ed istantaneo. Basta scaricare l’app PastBook disponibile su iOS ed Android. Basta ricordare dove o quando si è andati in vacanza e selezionare nell’app un intervallo di tempo o una località sulla mappa, l’app recupera tutte le foto da quella selezione e seleziona quelle migliori, impaginandole in automatico.
Successivamente, l’utente può personalizzare l’album, aggiungendo anche delle didascalie alle foto.
L’intelligenza artificiale e gli algoritmi sviluppati sono stati sviluppati in-house e brevettati sia un USA che Europa. Utilizza la tecnologia più avanzata per riconoscere le foto migliori non solo dal punto di vista tecnico (sfuocate, sbilanciate, occhi rossi), ma anche capendo quale e’ lo scatto migliore quando se ne fanno tanti dello stesso momento, riconoscere gli scatti importanti in una serie di foto, ritagliare in automatico le immagini per impaginarle al meglio nel libro, sempre in automatico. L’utente puo’ fare i propri ritocchi o procedere direttamente alla stampa del libro che PastBook ha creato per lui.
“Il nostro obiettivo è quello di preservare i ricordi per tramandarli alle generazioni future”
Oggi è estremamente reale il rischio che, con la sola archiviazione digitale, i nostri figli e i figli dei nostri figli non avranno testimonianze e ricordi di chi noi siamo stati e cosa siamo stati per loro. Le fotografie scattate con il cellulare e le foto caricate sui vari social, spariranno, andranno perse. Perché questo accada, basta dimenticare una password o rompere o cambiare il telefonino. Perché questo non accada, basta riprendere la buona abitudine di stampare.
“Quando ero piccolo, mio padre mi faceva sempre vedere gli album di fotografie di quando era giovane, insieme ai miei nonni. Un giorno, ho pensato che tutti i ricordi che ho pubblicato su Facebook negli anni rischiano di perdersi” – afferma Stefano Cutello, Founder della startup. Da lì l’intuizione di creare uno strumento che li mantenesse vivi e quindi l’idea di realizzare un tool che permettesse di creare un album di foto a partire dalla timeline di Facebook. “Poi – rammenta il founder di PastBook – spinti da quel successo abbiamo voluto portare quell’esperienza sul telefono, per aiutare giovani e famiglie a rivivere i ricordi dalle mille foto scattate e dimenticate sul rullino del telefono”
“Lascia il lavoro da dipendente per creare il suo sogno: far rivivere le memorie”
Stefano, dopo gli studi in computer science, decide di aprire la prima società di consulenza informatica a soli 18 anni. E dopo alcune esperienze professionali, tra cui la più importante in eBay come technical leader, sente che il suo sogno è quello di realizzare uno strumento che possa far rivivere le memorie e tramandare i ricordi alle nuove generazioni.
Così decide di lasciare il lavoro a tempo indeterminato da dipendente e dedicarsi al suo progetto. L’acceleratore di impresa olandese Rockstart offre al progetto un programma di accelerazione di 6 mesi. “Quello che mi ha spinto ad accettare è stato il fatto che tre dei sei mesi fossero in Silicon Valley”. Così nasce PastBook nel 2012. Stefano è stato CEO dell’azienda fino al 2020, per poi focalizzarsi su Product e Innovation come CPTO; con il suo rientro in Italia, Stefano continua la sua collaborazione con PastBook da consulente e ne segue l’evoluzione strategica come membro dell’Advisory Board.
Tra gli obiettivi della startup vi è la volontà di concentrarsi sulla crescita dell’app, il raddoppio del fatturato e l’espansione nel mercato italiano. “L’Italia rappresenta un’opportunità significativa di crescita: stanno già assistendo a segnali positivi e a una crescente adozione delle loro soluzioni da parte degli utenti italiani. Di conseguenza – spiega Cutello, PastBook ha deciso di concentrare gli sforzi sul mercato italiano, al fine di aumentare la propria quota
di mercato in Europa”.