Ieri Bcc Pay e Pay Holding, le due società partecipate dal gruppo guidato da Maurizio Tamagnini e altri soggetti, hanno raggiunto un accordo con la Banca di Asti. L’istituto piemontese (che ha tra i suoi azionisti anche Banco Bpm) ha ceduto le attività di merchant acquiring in cambio di un corrispettivo upfront di 37 milioni e di un corrispettivo variabile di massimi 13 milioni, in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi. L’intesa prevede anche un accordo commerciale di lungo termine tra l’istituto e Bcc Pay per la promozione e il collocamento dei prodotti di merchant acquiring.
Nel medio periodo il progetto sarebbe quello di costruire un polo alternativo a Nexi e alla francese Worldline e in grado di servire soprattutto le banche medie e piccole (tra le altre si fa il nome della Sparkasse) che ancora non hanno partner nel settore dei pagamenti.
L’intero comparto comunque resta in fibrillazione. Sotto i riflettori in questi giorni c’è Nexi.