Un portafoglio in criptovalute pari a 1 miliardo e 233 milioni di euro. È quanto detiene la clientela che effettua operazioni in valute virtuali sul territorio italiano alla fine del secondo trimestre 2023. I dati emergono dal Report dell’OAM relativo alle operazioni dei clienti comunicate dai VASP iscritti al Registro speciale tenuto dall’Organismo: si tratta di 895.291 soggetti, per la quasi totalità persone fisiche, con una media di portafoglio pari a 1.377,41 in controvalore in euro.
Complessivamente l’OAM ha ricevuto i dati identificativi e relativi all’operatività in criptovalute di 1.235.103 clienti ma di questi solo il 72% (appunto 895.291 clienti) detiene criptovalute in portafoglio al 30.06.2023. Rispetto ai dati del I trimestre, rielaborati alla luce delle rettifiche e integrazioni effettuate dagli operatori, risulta in calo sia il controvalore in euro del saldo delle valute virtuali detenuto che il numero di clienti, rispettivamente dell’8% e del 15 per cento. Risultano in aumento invece sia i VASP iscritti al Registro (+9%) sia la percentuale che ha trasmesso i dati (+3%).
TIPOLOGIA DATO TRASMESSO N.
Numero VASP iscritti OAM al 30 giugno 2023 114
Numero VASP che hanno inviato i dati 94
Numero di clienti trasmessi dai VASP 1.235.103
Controvalore in euro del saldo totale delle valute virtuali 1.233.178.693 €
Numero di clienti a cui il dato precedente si riferisce 895.291
Operazioni di conversione da valuta legale a virtuale:
• Numero delle operazioni 1.312.591
• Numero clienti 173.641
• Controvalore in euro delle operazioni 470.461.650 €
Operazioni di conversione da valuta virtuale a legale:
• Numero delle operazioni 1.163.853
• Numero clienti 135.719
• Controvalore delle operazioni 482.325.712 €
‘Operativi’ soprattutto i millennials, attivi anche i clienti con età compresa tra i 40 e i 60 anni
A investire di più in criptovalute sono gli ultra-quarantenni: sia i saldi totali delle valute legali e virtuali che il controvalore delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, assumono infatti percentuali rilevanti soprattutto per le persone fisiche con età maggiore di 40 anni e fino a 60 anni: questa fascia di età detiene il 52,9% del saldo totale delle valute legali e il 48,8% relativamente al controvalore in euro del saldo totale delle
valute virtuali. Le percentuali scendono invece per gli ultrasessantenni.
Buon attivismo si riscontra tra i millennials: infatti quasi la metà del numero di operazioni di conversione da valuta virtuale a valuta legale e viceversa, vengono effettuate da clienti con meno di 40 anni.
I dati del II trimestre confermano infine una struttura del mercato degli Exchange concentrata: l’89,7% dei clienti opera infatti con grandi Exchange, il 10,1% su Exchange medi e 0,2% su Exchange di piccole dimensioni. Attraverso i grandi Exchange (in tutto 8 operatori su 94, con più di 50mila clienti) transita la
gran parte del controvalore in euro delle criptovalute. In particolare, i saldi delle valute legali e delle valute digitali detenuti presso Exchange di grandi dimensioni sono pari, rispettivamente, al 93% e 81 per cento del totale.