“La stagione estiva che si è appena conclusa ha confermato che la ristorazione rappresenta uno dei maggiori propulsori di crescita per l’economia del Mezzogiorno.
Una risorsa preziosa dal valore complessivo di 22,6 miliardi di euro, che però va preservata e gestita attraverso un programma di
investimenti strutturato che incentivi il rinnovamento delle aziende e supporti la loro produttività”.
Lo ha dichiarato oggi Roberto Calugi, Direttore Generale di FIPE-Confcommercio, la Federazione italiana Pubblici Esercizi, in audizione presso la Commissione V “Bilancio, Tesoro e Programmazione” della Camera dei Deputati, riunitasi – nell’ambito del procedimento di conversione del Decreto Legge n. 124/2023, c.d. “D.L. “SUD” – per discutere delle politiche di coesione per il rilancio dell’economia nelle aree del
Mezzogiorno del Paese.
“Come Federazione abbiamo accolto con soddisfazione gli interventi di semplificazione dei procedimenti amministrativi inerenti all’esercizio delle attività economiche nella ZES Unica, che potranno dare slancio alla crescita del territorio e allo sviluppo di diverse realtà imprenditoriali.
Allo stesso tempo, riteniamo necessario un piano di investimenti che promuova programmi di formazione del personale e permetta
interventi strutturali sulla destagionalizzazione del settore turistico in generale.
In questo senso, è fondamentale che gli incentivi previsti siano fruibili anche dalle micro e piccole imprese, vero motore di crescita non solo del Sud Italia, ma dell’intero Paese.
Nell’immediato – ha concluso Calugi – occorre modificare la disciplina del credito d’imposta per l’acquisto dei beni strumentali nella ZES Unica prevedendo che siano finanziabili anche i progetti di investimento di valore inferiore alla soglia attualmente prevista, abbassandola da 200.000 a 50.000 euro”.