“È auspicabile un’accelerazione delle procedure autorizzative. E anche un chiarimento della qualifica ‘end of waste’. Per garantire i flussi di ingresso bisogna intervenire sui sistemi di raccolta”.
Così è intervenuto in Commissione Industria al Senato, il presidente di Iren Luca dal Fabbro. – “Iren ha iniziato prima di tutte le altre multiutility ad occuparsi di materiali rari. Abbiamo presentato con Ambrosetti uno studio a marzo 2023 sulle materie critiche e stiamo investendo ad Arezzo e in Piemonte su alcuni impianti specifici per il recupero di materiali rari utilizzando idrometallurgia e intelligenza artificiale”.
“Le materie critiche sono 34, quelle strategiche 16. Per quanto riguarda l’industria italiana, dagli studi che abbiamo fatto, emerge che ce ne sono 4-5 che sono fondamentali. Dobbiamo concentrarci sulle nostre priorità e sulla filiera industriale del paese. Indubbiamente l’aspetto importante è che il potenziale del riciclo è essenziale per recuperare quanto è possibile. Oggi l’Italia manca della capacità impiantistica quasi totalmente per poter estrarre materie prime strategiche. Ci troviamo nella situazione per cui oltre il 90% di materie recuperate dai Raee vengono esportate, quindi subiscono una lavorazione fuori dal nostro perimetro. In Italia ci si ferma al disassemblaggio ma non alla ri-estrazione. Questo potrebbe essere uno degli elementi su cui il legislatore potrebbe concentrare il futuro degli investimenti”.
È auspicabile un’accelerazione delle procedure autorizzative ed anche un chiarimento della qualifica ‘end of waste’. Per garantire i flussi di ingresso bisogna poi che il legislatore preveda e incentivi dei sistemi di raccolta. Per realizzare una filiera è necessario sostenere la ricerca e l’Italia potrebbe capitanare alcune di queste ricerche. Infine ci vogliono le risorse: pensate che per quanta richiesta c’è, il progetto Faro per il recupero dei Raee ha visto stanziati 150 milioni e richieste per 500. Significa che l’Italia ha un’industria in grado di proporre. E se c’è il quadro regolatorio penso che il nostro paese possa avere una posizione di forza nel sistema europeo”.
“L’Italia sta inoltre installando molti impianti fotovoltaici ricchi di materie prime rare come oro, rame, platino e tra poco dovremo affrontare il problema della dismissione. Iren ha investito nel riciclo dei pannelli. Basti pensare che l’esigenza di recupero nei prossimi 10 anni raddoppierà ogni anno diventando una delle crisi peggiori dei prossimi anni”, ha concluso Del Fabbro.