Italtel, multinazionale dell’Information & Communication Technology, ha pubblicato il quarto Bilancio di Sostenibilità, che testimonia l’impegno dell’azienda verso la sostenibilità, considerata condizione imprescindibile dello sviluppo, attraverso l’adozione di un modello di business attento alla salvaguardia dell’ambiente, al benessere sociale, alla sicurezza sul lavoro, agli impatti delle proprie attività sul territorio, a politiche di inclusione e di equità e ad una governance ispirata a principi etici.
I dati raccolti nel Bilancio di Sostenibilità 2022 evidenziano i risultati delle iniziative di miglioramento avviate dall’azienda in questi anni. Nel 2022, Italtel ha ottenuto la certificazione ISO 14064-1 relativa alla propria carbon footprint, alla quantificazione e rendicontazione delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) e alla loro rimozione; tale certificazione si aggiunge alla ISO 14001, posseduta già dal 2001.
“Noi crediamo che le imprese debbano ridurre il loro impatto ambientale e promuovere la sostenibilità in tutte le sue accezioni, economica, sociale e di governance, ha commentato Benedetto Di Salvo, AD Italtel. Il nostro impegno per redigere il Bilancio di Sostenibilità ne è la conferma. Vogliamo tuttavia accelerare il nostro percorso di sostenibilità. Per questo, abbiamo dato il via a un nuovo progetto di ampio respiro che coinvolge tutte le strutture aziendali al fine di realizzare un processo strutturato che porti Italtel, entro il prossimo triennio, ad essere riconosciuta nei mercati di riferimento e dagli stakeholder come un’eccellenza tra le società sostenibili migliorando progressivamente i nostri ranking ESG”.
Sotto il profilo dei consumi energetici, la riduzione complessiva dell’energia utilizzata è stata del 36,5% rispetto al 2021.
Dal 2021, Italtel divulga i dati relativi al suo impatto ambientale e alla sua carbon footprint attraverso CDP, leader globale di riferimento per la qualifica di settore. Nel 2022 il rating CDP per il questionario Climate Change ha avuto un miglioramento nello score passando dal livello D (Disclosure level) al livello C (Awareness level).
In relazione al progetto Plastic Free per tutte le sedi italiane, nell’arco del quinquennio 2018-22 la riduzione di plastica è stata del 99,1%, equivalente ad una riduzione di emissioni CO2 di 8,8 ton.
La quota di fatturato “verde”, cioè il fatturato che deriva da prodotti e servizi che hanno un’utilità ambientale positiva, secondo il Sistema di Classificazione 2.0 del FTSE, è stata pari al 7%.
Pur con la ripresa dei viaggi di lavoro post-pandemia e un conseguente incremento delle emissioni di CO2 correlate tali spostamenti sia in Italia sia all’estero pari al 33,6% rispetto al 2021, complessivamente Italtel registra una diminuzione delle emissioni del 84,5% nel quinquennio 2018-2022.
Per il 2023, Italtel si è posta un ulteriore obiettivo di riduzione dei consumi energetici del 19% rispetto al 2022, pari a un abbattimento di 500 tonnellate di CO2.
Con riferimento ai temi della diversità di genere, nel 2022 le nuove assunzioni hanno registrato una presenza femminile pari al 33% tra gli assunti più giovani, cioè quelli che si avvicinano per la prima volta al mondo del lavoro. Sul fronte delle pari opportunità, sia nel 2022 che nel 2021, i neoassunti più giovani sono entrati in azienda con un gender pay gap pari a zero.
Per il 2023, la Società intende procedere con ancora maggiore determinazione nel percorso intrapreso negli anni scorsi potenziando il suo impegno in merito alla diversità di genere e alle pari opportunità. A tal fine è stato definito un insieme di indicatori che permetteranno di monitorare l’evoluzione di questi due aspetti sull’intera popolazione aziendale
Sotto il profilo del Rating di Legalità, anche nel 2022 il punteggio attribuito da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) è stato pari a tre “stelle”, che corrisponde al punteggio massimo ottenibile.
Infine, nel 2022 Italtel ha visto confermata la “Silver Medal” di EcoVadis, organizzazione internazionale che ha sviluppato una piattaforma collaborativa per valutare la sostenibilità dei fornitori che operano nell’ambito di supply chain globali, con un punteggio pari a 61 punti su 100. L’azienda ha migliorato di anno in anno il proprio punteggio, fino a collocarsi complessivamente nel 13% delle migliori aziende sottoposte ad assessment del proprio settore e nel 9% per gli aspetti legati all’Etica degli affari.