di Kevin Pimpinella
Il digitale è composto sia da strumenti hardware che da strumenti software, ovvero alcuni di questi sono essenzialmente fisici e tangibili mentre altri non avendo una loro “fisicità” non hanno una collocazione nello spazio ma non per questo non sono da meno nel produrre effetti. Ebbene, allo stesso modo il digitale può essere considerato quell’insieme di tecnologie fisiche e non in grado di favorire la diffusione delle imprese italiane al di fuori dei nostri confini.
Un’indagine condotta da McKinsey ha rilevato che l’adozione di tecnologie digitali può aumentare il fatturato delle imprese del 5% al 15%, a seconda del settore. Oggi parleremo di questo settore, tra gli altri, con la dottoressa Nicoletti che ci racconterà anche della sua esperienza di esportazione del made in Italy ad una importante fiera negli Stati Uniti.
L’adozione di strumenti digitali per il marketing e la comunicazione può consentire alle imprese di promuovere i loro prodotti e servizi a livello globale, mentre l’e-commerce è forse l’esempio più limpido di dematerializzazione del commercio.
La digitalizzazione dei processi produttivi può inoltre migliorare l’efficienza delle attività aziendali e ridurre i costi, favorendo così la competitività sui mercati globali.
Inoltre, il digitale può facilitare la gestione delle relazioni con i clienti e dei processi di vendita, consentendo alle imprese di fornire un’esperienza di acquisto personalizzata e di alta qualità a livello internazionale, questo anche in virtù di un più accurato ricorso all’uso dei dati e degli algoritmi.