L’identita’ digitale unica, il cosiddetto wallet italiano “arrivera’ gia’ nel 2025-2026” indica il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione Alessio Butti nel corso di un convegno organizzato dall’Associazione Cittadinanza Digitale. Butti indica il cronoprogramma e aggiunge che per quella data potremo accedere al wallet europeo. L’attuale sistema dell’identita’ digitale e’ secondo Butti “obsoleto e insostenibile economicamente”. Il Governo Meloni, sottolinea Butti, non vuole ‘spegnere’ lo Spid ma a differenza dei governi precedente “ha individuato 40 milioni per tesaurizzare l’esperienza di Spid e proiettarla nel wallet italiano”. Butti aggiunge che a giugno verra’ rinnovata la convenzione con i privati che supportano il sistema Spid. Butti aggiunge che nel Pnrr ci sono 900 milioni dedicati all’identita’ digitale “poi c’e’ tutto l’aspetto di digitalizzazione della Pubblica amministrazione, della migrazione sul cloud dei dati della Pubblica amministrazione, del fascicolo sanitario elettronico cioe’ il digitale riveste un ruolo importante nel Pnrr. Il wallet digitale unico sara’ aperto ai servizi offerti dai privati per rendere sostenibile tutta l’operazione aggiunge l’esponente di Governo. La difesa dei dati personali e’ determinante. “A chi mi dice che i dati sono il petrolio del terzo millenio rispondo che i dati valgono di piu’, hanno un grande valore che va protetto, il dato puo’ essere manipolato ma mai svelato”.
Le potenzialita’ del nuovo wallet le ha indicate il Direttore generale dell’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) Mario Nobile che ha ricordato, nel suo intervento, come “in Italia il 70% della popolazione adulta sia dotata di identita’ digitale con Spid o con la Carta d’identita’ elettronica”.
Secondo Nobile “l’identita’ digitale va garantita dallo Stato e per noi significa l’onboarding sul wallet”. Nel wallet spiega ci saranno i dati pubblici, i cosiddetti attributi qualificati, e gli altri dati, definiti attributi non qualificati come ad esempio la rischiosita’ Rc Auto del cittadino. Nobile spiega che i cittadini entro due anni si renderanno conto dell’impatto dei nuovi servizi. “Per il rinnovo della patente oggi si devono consegnare e firmare documenti, effettuare pagamenti; domani tutta l’operazione si potra’ fare con il proprio smartphone”. Nobile aggiunge poi un esempio di altri servizi. “Una compagnia assicurativa potrebbe chiedermi l’accesso ai miei attributi qualificati e non qualificati per profilarmi e farmi un’offerta di polizza piu’ vantaggiosa e magari offrirmi anche un servizio di mobilita’ dedicata, sempre previo il mio consenso all’utilizzo dei miei dati”. La carta d’identita’ elettronica sara’ propedeutica all’attivazione del wallet poi i servizi dei privati andranno costruiti, aggiunge Nobile e “chi prima arrivera’ si porra’ in una situazione di vantaggio sul mercato”.
Sul tema e’ intervenuto poi Maurizio Fatarella, Direttore generale di PagoPA. “In un contesto in cui l’Italia ha scelto di sviluppare un wallet nazionale anticipando i tempi rispetto al progetto europeo, PagoPA e’ stata incaricata di realizzare un modello di portafoglio elettronico per il Paese capitalizzando l’esperienza maturata ad oggi con App IO, ovvero l’applicazione istituzionale su cui lo Stato ha investito in questi anni per tradurre la visione di cittadinanza digitale”.