“Serve il completamento dell’Unione bancaria, di cui un passaggio fondamentale è la prossima riforma del quadro di gestione delle crisi bancarie e di assicurazione dei depositi”. Lo dice il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, durante la prima giornata dei lavori della 14esima riunione plenaria degli ufficiali esperti della Guardia di finanza in servizio all’estero, in corso oggi a Roma. Per Giorgetti anche il progetto sull’Unione dei mercati dei capitali “rappresenta un obiettivo centrale nell’agenda del Governo e delle istituzioni europee. Il superamento delle attuali frammentazioni normative nazionali e delle inefficienze regolatorie che ne derivano, potrà contribuire a rendere il sistema finanziario europeo nel suo complesso più resiliente – in particolare in caso di shock esterni e con effetti asimmetrici tra i diversi paesi dell’Unione – e, di conseguenza, più competitivo sul piano internazionale, avendo però cura di tutelare la specificità del nostro sistema finanziario”. Il ministro mette poi nel mirino i reati finanziari. Secondo Giorgetti criminalità organizzata, corruzione e evasione fiscale “non solo indeboliscono la coesione sociale, ma hanno anche effetti deleteri sull’allocazione delle risorse finanziarie e umane e sull’efficacia delle riforme in atto” perché “ostacolano la costituzione di un ambiente favorevole all’attività d’impresa e quindi all’occupazione, e riducono le possibilità di crescita dell’economia sana. “L’Italia si distingue anche nello scenario internazionale nell’azione di prevenzione e contrasto dei crimini finanziari e del terrorismo”, evidenzia il ministro, ricordando il modello organizzativo rappresentato dal Comitato di sicurezza finanziaria (Csf), guidato dal ministero dell’Economia e delle Finanze.
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